Carpe diem, Laga - di Vittorio Camacci
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La Laga teramana abbraccia innumerevoli paesini arroccati sui suoi costoni d'arenaria. Sembrano non avere nulla di particolare, esclusa una posizione geografica invidiabile. Sorgono quasi tutti a mezzacosta, in anfiteatri naturali che li proteggono dai freddi venti di tramontana e regalano ai suoi abitanti splendide viste panoramiche che nelle giornate limpide spaziano dalle colline fino al mare. La loro fondazione è spesso antichissima e gli impianti urbani sono rimasti pressoché intatti, con i loro stretti e tortuosi vicoli selciati con pietra locale, le case addossate le une alle altre con immancabili fontanelle sulle anguste piazzette dove sgorga sempre fresca acqua sorgiva che zampilla gorgogliando dentro lunghi abbeveratoi in pietra, ormai inutili. Poco discoste dai paesi, sopra piccoli terrapieni sorretti da muretti a secco sorgono minuscole chiesette e pievi ridenti con campanili a vela o a pianta quadra, alcune delle quali richiedono impellenti restauri, da troppo tempo le loro campane suonano, ormai, troppo raramente e le funzioni religiose sono diventate una rarità. Fino agli anni cinquanta questi paesi erano ancora in vita ma nei successivi decenni si sono spopolati quasi completamente per via di un'emigrazione ineludibile. Per anni ci si è consolati ed accontentati attraverso i "ritorni saltuari", giusto qualche week-end e un paio di settimane ad agosto o nel periodo natalizio, ma questo non è bastato per fermare la decadenza e lo svuotamento di questi luoghi. Poi, due anni fa, l'originale proposta di un gruppo di persone, ha dato il via ad un festival culturale per raccontare il territorio e fare conoscere, anche fuori dai confini locali, la storia e la bellezza di queste terre.
Con questo festival si è aperta una nuova possibilità, una rinnovata capacità attrattiva che è partita con l'accoglienza e l'ospitalità spontanea, lontana anni luce dal turismo di massa o quello tipico delle città d'arte. Il patrimonio naturale, immateriale ed umano che caratterizza questi borghi d'epoca è indubbiamente inestimabile, può offrire opportunità di lavoro e modelli di vita alternativa, ma il futuro è ancora da disegnare e programmare soprattutto per la carenza di servizi e infrastrutture, la questione più difficile da risolvere. Aspettarsi che qui arrivino nuovi coloni pronti ad acquistare case, magari ad un prezzo conveniente, per abitarci gran parte dell'anno o anche tutta l'estate, che riaprano piccole attività commerciali e attività turistiche d'accoglienza non è del tutto scontato, ma qui la speranza è sempre l'ultima a morire.
Intanto il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga si allarga verso la parte occidentale dell'Appennino con il coinvolgimento dei versanti marchigiano, laziale ed aquilano facendo intravedere la possibilità di considerare queste terre come un'unica realtà da tutti i punti di vista. Venite a camminare con noi, frequentate questi posti e chi li abita, scoprirete tante leggende, conoscerete chi si prende cura dei paesi e dei sentieri, vivrete momenti di assoluta libertà. A volte basta un colle, una vetta, una costa, un luogo solitario per fare salire i nostri occhi fino al cielo per capire che nulla è perduto. Coloro che potrebbero essere tentati di cedere alla disperazione, devono rendersi conto invece, che nulla di compiuto in questo ordine può mai essete perso, che la confusione, l'errore e l'oscurità, possono vincere temporaneamente, apparentemente e in modo puramente effimero, che ogni squilibrio parziale e transitorio, deve necessariamente contribuire al maggior equilibrio del tutto, e che nulla può alla fine, prevalere contro il potere della verità. "Domine quo vadis"? Stiamo creando lo stile di nuove comunità capaci di superare recinti e steccati per mettere al centro il futuro delle nuove generazioni.
Vittorio Camacci
Il 2 giugno riparte “Percorsi che raccontano storie”
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Appuntamento a Forca di Presta, tra Marche e Umbria,
in occasione della Giornata nazionale dello sport
Ripartirà da Forca di Presta, proprio al confine tra Marche e Umbria, l’iniziativa “Percorsi che raccontano storie” promossa e realizzata da U.S. Acli – Comitato provinciale Ascoli Piceno APS.
Si tratta di un appuntamento che vuole promuovere la conoscenza del territorio, di valorizzarne la storia, le ricchezze culturali, architettoniche, artistiche ed ambientali e di promuovere l’attività fisica dei cittadini visto che il 2 Giugno l’iniziativa coincide con la Giornata nazionale dello sport.
La partecipazione alla manifestazione è gratuita ma occorre prenotare inviando un messaggio al numero 3939365509 indicando il proprio nome e cognome entro il 30 maggio.
Il programma dell’iniziativa, un vero e proprio campus di camminata sportiva, prevede l’attraversamento dell’Anello di Forca di Presta.
Si partirà dai 1.584 m del Valico di Forca di Presta. Dopo aver costeggiato il monte Forciglieta, con affaccio sulla Piana di Castelluccio, si raggiungerà il valico del monte Pellicciara per poi giungere al rifugio Belvedere (1.683 mt). A seguire ritorno a Forca di Presta su Sentiero per tutti.
Si tratta di un Sentiero di tipo E, con dislivello di circa 100 mt, una lunghezza di 7 chilometri ed un tempo di concorrenza di 7 chilometri. Sono consigliate scarpe da trekking.
Festival dei due Parchi 2024
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FESTIVAL DEI DUE PARCHI 15° Edizione 2024 8° Corsa e camminata dei Calanchi “Memorial Alessia Chiaro”
Domenica 2 Giugno 2024, ore 8.30
Frazione Polesio di Ascoli Piceno (AP) Corsa di 24,5 Km e 13,5 km ed eco-passeggiate
Prosegue l’Edizione 2024 del Festival dei due Parchi con la 8° edizione della Corsa e camminata dei Calanchi “Memorial Alessia Chiaro”, in programma Domenica 2 Giugno, Festa della Repubblica, alle ore 08.30, con partenza e arrivo dalla frazione Polesio di Ascoli Piceno (AP); la corsa in natura si disputerà quest’anno, oltre che sul consueto percorso di 13,5 km e 866 mt di dislivello positivo, anche su un nuovo percorso di 24,5 Km con 1310 mt di dislivello positivo; la manifestazione propone anche eco-passeggiate su percorsi differenziati, per permettere di godere di questi luoghi meravigliosi, in base alla propria condizione fisica.
La manifestazione è dedicata ad Alessia Chiaro, Caporal Maggiore degli Alpini del Reggimento Julia, tragicamente scomparsa il 27 Maggio del 2015, nel corso di un addestramento in montagna: «A te Alessia, valorosa e generosa Alpina, va il nostro pensiero e quello dei corridori e camminatori che vorranno unirsi nel ricordo di tutti quei giovani, rari diamanti, che lontani da casa, scelgono i lavori più duri, fedeli alla Vita fino ed oltre la morte», questo il messaggio a lei rivolto dal Festival.
Tantissime sono le leggende che ruotano intorno al Monte dell’Ascensione (l'Ascenziò, in dialetto ascolano), un rilievo di 1.110 m di altitudine che sovrasta la città di Ascoli Piceno. Già denominato Monte Nero, probabilmente per la sua vegetazione fitta e dal colore intenso, prese, poi, il nome di Monte Polesio, dalla leggenda di Santa Polisia, unica figlia del pagano Polimio, prefetto romano di Ascoli, la quale, si narra, che si sia rifugiata nei boschi dell’Ascensione per sfuggire alle ire del padre per la sua conversione al cristianesimo, battezzata per mano di Sant’Emidio. Giunta sulla sommità del monte, inseguita dai soldati romani, riuscì a sottrarsi alla cattura grazie ad una voragine che si aprì e inghiotti la vergine. L’attuale denominazione trae origine, infine, da Meco del Sacco che vi fondò la Chiesa dell’Ascensione. La più bizzarra e curiosa tra tutte le leggende, poi, è sicuramente quella secondo cui se una persona non raggiunge mai a piedi, almeno una volta nella propria vita, la cima del Monte, dovrà, poi, farlo sotto forma di lumaca.
Al termine dell’evento è in programma un Pasta Party conviviale nella piazza di Polesio, organizzato in collaborazione con gli abitanti-custodi di questo suggestivo borgo, con premi ad estrazione a favore dei partecipanti alla corsa e all’eco-passeggiata. L’iscrizione è obbligatoria e da effettuarsi entro le ore 24 di giovedì 30 Maggio per la corsa ed entro venerdì 31 Maggio per l’eco-passeggiata.
Anche quest’anno il Festival da appuntamento a grandi e piccini, camminatori e corridori per “l’ascesa” al Monte dell’Ascenziò.
Si ricorda che il Festival è nato nel 2010 come progetto di Impresa Facile per i giovani mirando alla promozione dei territori, dei loro patrimoni naturali e culturali, al loro sviluppo turistico, anche grazie all’avvio della nostra giovane start-up “per la bellezza”, l’Antroposervice Sas. Il Festival dei due Parchi è stato ideato e creato ed è promosso dalle Associazioni scientifico-culturali senza scopo di lucro C.I.A.C. ed l’I.P.A.E.A. di Ascoli, che operano rispettivamente dal 2003 e dal 1981, nel campo della creatività e delle scienze umane.
Il Festival dei due Parchi è patrocinato dalla Regione Marche, dall’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dall’Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, dal Comune di Acquasanta Terme (AP), dal Comune di Arquata del Tronto (AP), dal Comune di Ascoli Piceno, dal Comune di Civitella del Tronto (AP).
Per info ed iscrizioni: www.festivaldeidueparchi.it , Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 0736.250818.
“Camminata dei musei” a Force
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A Force una tappa del progetto “Camminata dei musei”
grazie alla collaborazione tra Bim Tronto e U.S. Acli provinciale
Sabato 1 giugno si svolgerà, grazie alla collaborazione tra Bim Tronto e U.S. Acli provinciale Aps, un nuovo appuntamento dell’iniziativa “Camminata dei musei” che farà tappa a Force
Il programma della manifestazione prevede il ritrovo e la partenza alle 15,30 davanti al Villino Verrucci in via Roma 3.
A seguire sono in programma la visita al Museo dei ramai, al Museo Sistino e al borgo di Force.
Si tratta di un interessante itinerario cittadino
La manifestazione è organizzata grazie al contributo di Bim Tronto e Regione Marche e alla collaborazione del Sistema museale Piceno, del Museo dei ramai di Force e dei Musei sistini del Piceno,
La partecipazione all’evento è gratuita con un massimo di 50 presenze, ma occorre prenotare con un messaggio al numero 3939365509, entro il 30 maggio, indicando il proprio nome e cognome.