Torna “L’Antico e le Palme”
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 144
Torna “L’Antico e le Palme”: il mercatino dell’antiquariato che celebra la storia, la cultura e la sostenibilità
Sabato 26 e domenica 27 aprile, dalle ore 9 alle 19, l’isola pedonale di San Benedetto del Tronto – lungo viale Buozzi e nella splendida cornice della Rotonda Giorgini – ospiterà una nuova edizione de “L’Antico e le Palme”, il mercatino dell’antiquariato che da oltre trent’anni è un appuntamento fisso per appassionati, collezionisti e curiosi provenienti da tutta Italia.
Oltre 100 espositori specializzati in antiquariato, modernariato, vintage e collezionismo trasformeranno il cuore della città in un suggestivo viaggio nel tempo, tra mobili d’epoca, ceramiche, oggetti rari, vinili, abbigliamento d’antan e tanto altro.
Più che un semplice evento commerciale, “L’Antico e le Palme” è un vero e proprio laboratorio culturale a cielo aperto, dove il passato si fonde con il presente e le tradizioni locali tornano protagoniste. In un’epoca in cui la sostenibilità è sempre più centrale, acquistare oggetti vintage significa anche compiere una scelta responsabile: secondo dati nazionali, nel 2024 il mercato del vintage in Italia ha registrato una crescita del 15%, con oltre il 50% degli italiani che dichiara di preferire beni second-hand per ragioni etiche e ambientali.
In segno di rispetto per il lutto nazionale proclamato sabato 26 aprile per la scomparsa del Santo Padre, l’organizzazione ha previsto un momento di raccoglimento e silenzio, sottolineando l’importanza dei valori condivisi anche in contesti di festa.
Vi aspettiamo a San Benedetto del Tronto per riscoprire insieme la bellezza del passato e costruire, attraverso gesti consapevoli, un futuro più sostenibile.
Prossime edizioni: 27 28 29 giugno | 22 23 24 agosto
Organizzazione Mostre d'Arte e Antiquariato
Via della Bonifica, 1- 63100 Ascoli Piceno
tel. 0736.256956 - mob 393.9862023
http://www.mercatiniantiquari.com
Una camminata letteraria domenica 27 aprile
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 141
“San Benedetto del Tronto nella memoria di scrittori, viaggiatori e poeti”
Una camminata letteraria domenica 27 aprile
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domenica 27 aprile, con partenza davanti al Municipio e alla Biblioteca comunale “Lesca”, in Viale De Gasperi 124 alle 9,30, si svolgerà l’iniziativa “San Benedetto del Tronto nella memoria di scrittori, viaggiatori e poeti – Camminata letteraria”.
Si tratta di una iniziativa organizzata da ASD Obiettivo Benessere Aps, col patrocinio e il contributo del Consiglio Regionale – Assemblea legislativa delle Marche e del Comune di San Benedetto del Tronto, con la collaborazione della Biblioteca Comunale Lesca.
L’iniziativa racconterà come sono è stata narrata la città di San Benedetto del Tronto attraverso la memoria di scrittori, viaggiatori e poeti.
La partecipazione, a quello che è un vero e proprio evento culturale diretto da una guida turistica abilitata, è gratuita, ma occorre effettuare la prenotazione con un messaggio al numero 3939365509, entro il 24 Aprile, indicando il proprio nome e cognome e la data della manifestazione.
Viene garantito il Servizio di interpretariato della Lingua Italiana dei Segni al fine di far partecipare all’evento persone sorde.
Si consiglia di indossare abbigliamento e calzature comode, ma anche di portare una bottiglietta d’acqua.
Il percorso cittadino, adatto a persone di ogni età, che sarà attraversato, toccherà vari punti di San Benedetto del Tronto.
In ognuno di essi ci sarà la possibilità di conoscere meglio la città rivierasca, attraverso la lettura di quanto contenuto in varie pubblicazioni.
L'Antica felicità - di Vittorio Camacci
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 164
Un tempo bastava poco per sentirsi felici, qui. Un pranzo sotto una pergola, la legna che ardeva nella stufa, le risate dentro una stalla durante una nevicata. Era una felicità ruvida, mai ostentata, fatta di silenzi condivisi e mani callose. Poi è arrivato il terremoto e con lui una seconda scossa: quella morale. La terra ha tremato, ma ha tremato di più il cuore delle persone quando hanno visto cosa stava accadendo dopo. Non si è ricostruito per vivere meglio. Si è ricostruito per guadagnare. Per prendere appalti, aprire fondazioni, moltiplicare studi tecnici. E chi non era del giro, chi non aveva amicizie nei posti giusti, è rimasto fermo, a guardare i camion salire e scendere, mentre la propria casa restava un cumulo di pietre. Io ci sono rimasto, per mia madre, che non voleva andarsene. Diceva che si stava bene solo qui, anche sotto una tettoia di truciolato e carta catramata. Per un po’ le ho creduto. Ma adesso, ogni mattina che mi alzo in questa SAE che odora ancora d'impregnante, mi chiedo se abbia avuto ragione lei o il tempo. C’è chi ha fatto fortuna e oggi ti parla dei borghi come se fossero loro. Organizzano festival, comprano ruderi e li trasformano in dimore di charme. Dicono di voler salvare l’anima dei luoghi, ma a me pare che ci abbiano tolto la nostra. Noi, quelli veri, siamo diventati comparse. C’è un dolore che non si dice: quello di sentirsi intrusi a casa propria. Di vedere che l’unica economia che gira è quella dei contributi, dei convegni, dei bandi. Di capire che se vuoi vivere qui davvero, coltivare la tua terra, allevare due pecore, nessuno ti aiuta. Nessuno ti vede. A volte, camminando nei boschi, provo a ricordare com’era prima. Ma i suoni sono cambiati anche nei paesi. Non ci sono più le voci dei vecchi che raccontavano, né i bambini che correvano tra i muretti. Solo vento e qualche voce venuta da lontano, che chiama il proprio cane con un accento che non conosco. La felicità? È diventata una parola da brochure. Qualcosa che usano gli altri per vendere la nostra nostalgia. Per noi che siamo rimasti è rimasto solo il senso di colpa: per non essere andati via o per non aver fatto abbastanza. Allora vivo alla giornata, ora che non c'è più mia madre che dorme nell'altra stanza, col suo respiro che a volte sembrava più forte del mio. Con un orto che produce meno di prima. Con lo sguardo che ogni tanto si posa sul colle, dove c’era la casa. È rimasta solo la malinconia e una strana, testarda, inutile fedeltà a un luogo che ha smesso di appartenermi. Quest'inverno è finita anche questa attesa, da quando accompagnai mia madre nell'ultimo viaggio. Quel giorno ho capito che non ho più scuse. Posso andarmene anch’io, senza voltarmi. Forse in silenzio o forse urlando a tutti che si tenessero pure le loro case nuove, le panchine di design, le sagre gourmet. A me non serve più niente. Nemmeno la speranza. Perché qui, di umano, è rimasto solo il dolore e anche quello ormai si vende male.
Vittorio Camacci
Contro gli inceneritori
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 254
Riceviamo e pubblichiamo
Associazioni e comitati al lavoro contro l'incenerimento dei rifiuti e per l'economia circolare
Nell'ambito del Progetto europeo VERA 2025 (Volunteering Equality Rights Action 2025), volto a rendere il volontariato più inclusivo e rappresentativo dell'intera società, le associazioni e i comitati impegnati a Roma contro l'inceneritore e a favore dell'economia circolare hanno incontrato l'europarlamentare Dario Tamburrano, che ha partecipato all'attività di Job Shadowing prevista dal progetto. Presenti Legambiente, CGIL, Forum Ambientalista, Italia Nostra, Marche a rifiuti zero, Rete Tutela Roma Sud, Rete dei numeri pari, Unione dei comitati contro l’inceneritore, Zero Waste Italy.
Oltre al progetto VERA 2025 del Centre for European Volunteering, a cui partecipa, Marche a rifiuti zero è capofila nella realizzazione del progetto WinGS - Women in Green for Sustainability, per sostenere la leadership femminile e l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale nel volontariato. Tale attività è particolarmente rilevante in vista del 2026, anno internazionale dei volontari per lo sviluppo sostenibile; l’intelligenza artificiale è infatti uno strumento prezioso per velocizzare e migliorare le attività dei volontari soprattutto per quanto riguarda l’analisi dei dati e la creazione di contenuti nei team di volontari, assicurando che le donne volontarie ottengano un accesso uguale o maggiore a queste competenze. In tale ambito potrà proseguire la collaborazione tra volontari e parlamentari attraverso incontri di studio e approfondimento come quello di oggi.
L'incontro ha rappresentato un momento di confronto su quanto è stato fatto a livello locale ed europeo per fermare l'inceneritore e promuovere buone pratiche di gestione dei rifiuti, nell'ottica di costruire un'economia realmente circolare e sostenibile.
Analisi dell'emendamento che estende i poteri del Commissario straordinario alle aree di crisi ambientale
Innanzitutto, Comitati e Associazioni hanno discusso l’emendamento presentato alla Camera dei deputati sul trasferimento dei poteri al Commissario Straordinario di Roma in merito all’istituzione delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale che di norma spetta alla Regione evidenziando:
- preoccupazione per un emendamento che potrebbe aumentare i poteri del Commissario, ridurre i poteri della Regione, eliminare le procedure di controllo da parte di enti terzi, porsi in contrasto con le norme europee e costituzionali.
- dubbi sulla possibilità di approvazione dell'emendamento a causa di conflitti con le normative esistenti in materia ambientale.
Si propone una conferenza stampa per chiedere il ritiro dell’emendamento.
Analisi dell'impatto economico e geopolitico sulla gestione dei rifiuti
- Le difficoltà di approvvigionamento di materie prime per l’Europa rappresentano un fattore geopolitico rilevante nella gestione dei rifiuti, che possono costituire un’importante fonte di materie prime seconde, indispensabili per la promozione dell’economia circolare e la costituzione di filiere del riciclo.
- Occorre prioritariamente valutare l'aspetto economico nella scelta delle strategie di gestione dei rifiuti, considerando anche la creazione di posti di lavoro.
Gestione dei rifiuti a Roma e nelle Marche: criticità e proposte
- Nell’ambito del confronto tra la gestione dei rifiuti a Roma e nelle Marche, si evidenziano le diverse strategie e i risultati ottenuti. Si sottolinea la situazione critica della gestione dei rifiuti a Roma, che è ferma al 48%, ben al di sotto delle norme europee, con una qualità molto bassa ed una prospettiva dichiarata di uno scarto del 18% da raccolta differenziata nel 2030.
- Ciò rende prioritario promuovere la raccolta differenziata porta a porta, unico sistema che garantisce una raccolta di qualità, e il recupero di materia a freddo, in opposizione all'inceneritore, coinvolgendo i cittadini e le imprese nel percorso verso l'economia circolare secondo quanto già proposto dal rapporto Capitale Circolare sulla chiusura del ciclo dei rifiuti di Roma, realizzato da Cgil di Roma e Lazio e Legambiente Lazio. Non è una questione ideologica, ma una opportunità economica. Il rapporto CGIL Legambiente è contenuto – insieme a numerosi position paper di sindaci, sindacati e associazioni che approfondiscono i temi connessi alla gestione dei rifiuti – nel libro La verità sull’inceneritore realizzato per rispondere al dibattito pubblico negato dall’Amministrazione di Roma Capitale. Analoghe considerazioni vengono proposte dalla Unione dei Comitati contro l’inceneritore, nel libro L’inceneritore di Roma, una scelta sbagliata, dove si evidenzia anche la priorità di puntare sulla differenziazione della frazione umida dei rifiuti per favorire il recupero di materia (impianti REMAT) dalla frazione indifferenziata.
Strategie di sensibilizzazione e azione legale
- Importanza della comunicazione e della sensibilizzazione dei cittadini sui problemi ambientali, attraverso incontri mirati in tutti i Municipi.
- Utilizzo di diverse strategie di comunicazione, tra cui conferenze stampa, incontri pubblici e petizioni. Si ricordano i numerosi incontri già realizzati nell’ambito della campagna Roma merita di meglio, così come i libri scritti e presentati in diverse manifestazioni.
- Si propone di chiedere una consulenza ambientale a esperti esterni ai Comitati e di ricorrere alle vie legali per contrastare decisioni ritenute illegittime o dannose per l'ambiente.
Legge sui biomonitoraggi
Si propone di introdurre la valutazione dei rischi sanitari connessi all’esposizione a sostanze inquinanti derivanti dal trattamento e smaltimento finale dei rifiuti per le popolazioni che vivono nei pressi degli impianti, da finanziare attraverso un contributo speciale pari al dieci per cento della tariffa di conferimento agli impianti, a carico dei gestori degli impianti che svolgono attività di incenerimento e dei gestori di discariche di rifiuti, da destinare a un apposito Fondo nazionale per la valutazione dei rischi sanitari derivanti da inceneritori e discariche.
Assoggettamento inceneritori a sistema ETS
Si ritiene indispensabile l’entrata in vigore della norma europea che include gli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nel sistema ETS entro il 31 dicembre 2026.
Prossimi appuntamenti
In occasione della visita a Roma di di Paul Connett e Rossano Ercolini dal 15 al 20 maggio si propone in primo luogo di farli partecipare alla manifestazione che si terrà in Campidoglio sabato 17 maggio sulle grandi opere. Un ulteriore incontro si potrebbe tenere presso la Casa della Solidarietà - Stefano Rodotà a San Lorenzo sul tema economia circolare e lavoro nella gestione dei rifiuti di Roma Capitale.
Parole chiave
Fattore Geopolitico, Rifiuti, Raccolta differenziata, Recupero di materie prime, Sensibilizzazione, Azione legale, Impatto economico, Rischio sanitario.