Ginocchia da lavandaia - di Vittorio Camacci
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Tra i tanti mestieri andati perduti a causa del progresso, penso che quello della lavandaia sia stato il più disagevole e faticoso. Oggi si dice in tono ironico: "chiacchieri come una lavandaia", ignorando quanto sia stato duro e ingrato questo lavoro per intere generazioni di donne. Passando per il villaggio SAE di Borgo 1, dove oggi è attiva una moderna lavanderia, indispensabile per tutti, dove a buon prezzo è possibile fare il bucato, con semplicità estrema, attraverso l'ausilio di lavatrici, supportate da un sistema di asciugatura, ho pensato come spiegare alle nuove generazioni cosa comportava fare quello stesso lavoro tanti anni fa. La lavandaia tipo, era quasi sempre una vedova, con a carico tanti figli, che con i guadagni di questo tremendo lavoro, riusciva a stento ad assicurare la sopravvivenza della sua prole, a scapito della propria salute. Al tempo le abitazioni non erano provviste di acqua corrente, quindi bisognava recarsi sulle rive di un ruscello per lavare la biancheria. Il sapone veniva fatto in casa con il grasso di maiale, la pece greca e la soda caustica. Le donne partivano dal paese portando la biancheria in una grossa cesta, trasportata sopra la testa, protetta dalla "roccia", un grosso straccio ritorto e ripiegato a mo' di ciambella. Sulla riva del ruscello, ogni lavandaia aveva la sua postazione che consisteva, di solito, in un grosso lastrone d'arenaria, dove essa s'inginocchiava; e un'altra di duro e rugoso macinio, parzialmente immersa nell'acqua dove sciacquava i panni, sfidando il gelo sia in estate che in inverno. Stare in queste posizioni per ore, inginocchiate su una superficie dura o immerse nell'umidità portava molto spesso ad un brutta malattia: la borsite alle ginocchia. Anche le mani erano messe a dura prova tanto che in inverno si ricoprivano di dolorosissimi geloni e di penose ragadi, difficilissime da guarire. Le artrosi e i reumatismi erano delle malattie quasi naturali per queste donne e l'assenza di farmaci specifici, causavano ad esse un vero e proprio calvario nella vecchiaia. Una volta tornate in paese stendevano la biancheria al sole ad asciugare per poi essere stirata con un ferro pieno di carbonella presa dalle braci del camino. Alcune di esse, mettevano nella biancheria, accuratamente piegata, sacchettini di stoffa con lavanda, per completare con maestria il lavoro. Solo dopo la guerra, vennero costruiti i primi lavatoi pubblici, provvisti di vasche con acqua corrente e protetti da tettoie. Oggi tutto questo sembra assurdo, ma se un tempo esisteva un minimo d'igiene lo dobbiamo a queste coraggiose donne che per sopravvivere si consumavano mani, ginocchia e vita sulle rive di un torrente.
Festival dei due Parchi 2022
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FESTIVAL DEI DUE PARCHI 13° Edizione – Anno 2022
VII Corsa e camminata della Fioritura del Castelluccio di Norcia
Domenica 10 Luglio 2022, ore 16.00
Forca di Presta di Arquata del Tronto (AP)
Il Festival dei Due Parchi continua ad ispirare tutti coloro che amano percorrere i sentieri dello Sport e del Ben Essere per creare nella coralità di tante note diverse sul pentagramma una musica armonica, che questa volta riecheggerà nella sinfonia dei colori della piana di Castelluccio in Fiore, in occasione della 7° Corsa e camminata della Fioritura, in programma Domenica 10 Luglio alle ore 16.00, con partenza e arrivo in località Forca di Presta di Arquata del Tronto (AP).
Il Festival dei Due Parchi con questo appuntamento invita a percorrere nuovamente questi sentieri e tratturi fioriti, non più soltanto nostri ma di tutta l’umanità, per emozionarsi ed emozionare, come spinta a sentire la Vita trasportata dai mille colori che la Natura ci dona, dalle indescrivibili sensazioni di benessere che lo sport ci produce, a ripagare le energie spese da tutti: runners, camminatori, famiglie e bambini che vorranno prendersi cura, riappropriarsi di un territorio incantato attraverso questa "Corsa e Camminata della Fioritura del Castelluccio di Norcia".
Immergiamoci nuovamente nella vastità delle piane del Castelluccio in fiore, in quell'armonico mosaico di luce, di incantevoli colori sublimemente incastonati tra i monti ed il cielo, dalle forze delle persone di oggi, con il sussurro dei viandanti di ieri, in un silenzioso fragore nel quale il tempo si arresta, in melodie di boschi incantati e sinfonie di cicale d'estate. Un invito a sperimentare attraverso la corsa in natura e l’eco-passeggiata una diversa sensazione introspettiva e spaziale dello Sport nella fusione tra il corpo, la natura e l’anima, respirando i profumi della senape selvatica, dei papaveri e dei fiordalisi viola che come ci insegna Carl Gustav Jung rappresenta il colore tra l'umano e il divino.
Omaggiamo insieme "i cultori della lenticchia" che hanno tenacemente seminato "i pezzi" e "i pezzetti" di questa terra tremolante, fragile e in continuo mutamento, per affermare che Ri-Nascere è il Miracolo della "zappa" e delle "braccia" che trasformano sentieri "Feriti" in sentieri "Fioriti" ove la lenticchia germoglia nel candore del bianco purezza della Piana del Castelluccio.
Dunque il Festival dei due Parchi rinnova l’invito a questo appuntamento speciale, Domenica 10 Luglio alle ore 16.00, per una Corsa ed una Camminata tra i monti, immersi nella magia e nel fascino della Piana del Castelluccio in fiore, ricordando che la Corsa podistica in montagna prevede una classifica a premi per singoli e società; inoltre tutti i partecipanti alla Corsa e alla Camminata verranno omaggiati con una bottiglia di vino di pregio della cantina CIU' CIU' di Offida, eccellenza dei nostri territori.
La Corsa si svolge su percorso sterrato di 14 Km, lungo sentieri e mulattiere, mentre l’eco-passeggiata sugli stessi sentieri prevede percorsi accessibili a tutti di 4 e 8 Km, in base alla forma fisica di ciascuno.
L’iscrizione è obbligatoria e può essere effettuata, entro giovedì 7 luglio per la corsa ed entro venerdì 10 luglio per l’eco-passeggiata; per info ed iscrizioni: www.festivaldeidueparchi.it, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel: 0736.250818.
L'evento è realizzato con la collaborazione tecnica della Polisportiva Antroposport e quella organizzativa dell’Antroposervice Sas, sotto l’egida del CONI Comitato Provinciale di ASCOLI PICENO e del MSP Italia (Movimento Sportivo Popolare Italia) e con il patrocinio della Regione Marche, del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
COM RES FEST - Il Festival delle Comunità Resilienti
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Il Festival delle Comunità Resilienti
8, 9, 10 luglio 2022 Ascoli Piceno
Ascoli Piceno, nei giorni 8, 9 e 10 luglio, Bottega del Terzo Settore ospiterà l’evento più inatteso dell’anno per la città, il COM RES FEST, il Festival delle Comunità Resilienti.
Il Festival rappresenta il momento celebrativo di COM RES, Le comunità resilienti ai tempi del Covid, progetto che ha individuato pratiche e modelli di innovazione sociale economica e ambientale, intrinsecamente resilienti, potenzialmente replicabili e trasversali a diversi settori economici: agricoltura, abitare, modelli sociosanitari, turismo, energia, rigenerazione spazi e cultura. Un’iniziativa ideata per portare alla luce pratiche e modelli sociali ed economici già esistenti nel Paese, il cui valore è però spesso ignorato.
In una situazione in cui, soltanto in Italia, queste zone rappresentano almeno il 70% del territorio nazionale, i promotori hanno posto un crescente interesse ed impegno nel dare attenzione alla questione della loro rigeneratività. La visione deriva dall’intuizione per cui la resilienza, in tempi di pandemia, costituisca una qualità in grado di elevare la capacità delle comunità di rispondere efficacemente a shock imprevisti e multi-causa, per prevenire o contrastare perdite di libertà economiche, sociali e civili. Il progetto COM RES ha voluto portare una riflessione sull’incapacità del sistema economico predominante di assorbire i propri effetti negativi e la sua intrinseca insostenibilità.
L’ambito di ricerca è circoscritto ai territori denominati Aree Interne; include aree rurali, piccole e medie città; curiosamente accoglie Nuove Fragilità Territoriali, in cui confluiscono quei luoghi che, a causa della pandemia, hanno registrato un aumento repentino delle difficoltà economiche, sociali ed umane.
Il Festival farà convergere più di cento persone provenienti da tutta Italia e dalla Spagna nella comunità “metromontana” ascolana e permetterà di scambiare conoscenza, buone pratiche e contatti con una rete internazionale di esperti e di “addetti ai lavori”, tra cui le stesse iniziative mappate anche a livello locale dal progetto.
Le tre giornate combinano un programma qualitativamente ricco ed intenso con momenti culturali di spicco: in apertura del venerdì è atteso il discorso del Sindaco Fioravanti, al quale seguiranno gli approfondimenti tematici su nuovi modi di abitare le aree interne, le comunità a sostegno dell’agricoltura, i saluti di Mario Tassi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, la presentazione del libro “L’Italia lontana: una politica per le aree interne” a cura di Sabrina Lucatelli, Daniela Luisi, Filippo Tantillo, Donzelli editore. L’aperitivo in terrazza dell’ex-cinema Olimpia diventerà il palco scenico delle riflessioni dell’artista Giovanni Lindo Ferretti sull’ abitare le Aree Interne, a partire dalla sua esperienza personale. Il sabato sarà la giornata di approfondimento sulle politiche pubbliche e del confronto tra queste e le realtà locali, grazie alla partecipazione di Luigi Contisciani, Presidente del BIM Tronto e di Daniel Matricardi, Sindaco di Montalto delle Marche. Si parlerà di rigenerazione sotto i punti di vista di abitazione, agricoltura, energia e cultura con ospiti speciali dello scenario italiano, per poi proseguire i lavori coinvolgendo direttamente il pubblico in una serie di laboratori con i soci di Bottega del Terzo Settore.
Il Festival si concluderà con il dibattito sul ruolo della finanza per la rigenerazione dei territori, moderato dalla giornalista Rosy Battaglia, la quale guiderà un gruppo di esperti in un coraggioso confronto tra le opportunità della finanza etica piuttosto che sostenibile.
In generale l’evento sarà ampiamente partecipato dai soci di Banca Etica, con la partecipazione straordinaria della Presidente del Gruppo, Anna Fasano, i quali saranno coinvolti, in modo del tutto inatteso, nelle celebrazioni già in atto nella città di Ascoli Piceno per la Quintana. Le tre giornate sono scandite da momenti di “contaminazione” con la comunità locale, grazie a numerosi “fuori programma” organizzati ad hoc da Bottega del Terzo Settore in collaborazione con i propri soci e con gli enti locali, tra cui lo spettacolo teatrale “L’amico Sancio” che si terrà presso il teatro dei Filarmonici, la sera del venerdì, straordinariamente offerto a tutta la cittadinanza.
Probabilmente sarà il Festival più inatteso dell’anno, grazie al quale la comunità di Ascoli Piceno avrà potuto testarsi in una sorta di “prova generale” di ricettività turistica partecipata ad elevato contenuto culturale.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Finanza Etica insieme con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, è stata realizzata da Bottega del Terzo Settore, coordinando una vasta rete di partner: i Soci e le Socie di Banca Etica (Coordinamento Area Centro), I Soci Lavoratori e le Socie lavoratrici di Banca Etica (Coordinamento Soci Lavoratori), Associazione Riabitare l’Italia, Ashoka Italia, Università dell’Aquila, UnipolCru. E a livello locale, il Comune di Ascoli Piceno, Bim Tronto, Unione Montana Tronto e Valfluvione, Gal Piceno.
Bottega del Terzo Settore
Per maggiori informazioni sul progetto, si rimanda al sito di Bottega del Terzo Settore
https://www.bottegaterzosettore.it/index.php/news/dettaglio/8-9-10-luglio-2022-com-res-fest
"Mantici" per L'Antico e la Musica
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Ad Ascoli Piceno Roberto Lucanero in concerto con “Mantici” secondo appuntamento della rassegna L’Antico e la Musica
Domani 19 giugno il grande polistrumentista e ambasciatore della fisarmonica nel mondo si esibirà tra le suggestive collezioni storiche di Brandozzi.
Roberto Lucanero, noto fisarmonicista e cultore di strumenti popolari come l’organetto e il bitonale, ambasciatore della fisarmonica nel mondo, suonerà domani, domenica 19 giugno alle ore 18, presso la sede museo dell’Associazione “Giovane Europa” di Ascoli Piceno. L’artista si esibirà tra le suggestive collezioni storiche di Gianni Brandozzi. L’evento fa parte della rassegna L’Antico e la Musica 2022.
“Mantici” è il nome del concerto in cui l’artista mostra le sue qualità di etnomusicologo, polistrumentista, fisarmonicista, organettista, suonatore di organo portativo medievale. Lucanero è anche compositore, didatta e saggista.
La Rassegna L’Antico e la Musica nasce dall’amicizia tra l’artista Mauro Mazziero e Gianni Brandozzi, noto collezionista e organizzatore di eventi ed è curata dall'associazione Arte in Musica Aps.
“In tema di tradizione Roberto Lucanero e certamente un musicista di primo piano per la sua capacità di ricerca, di recupero di brani antichi e della loro rivisitazione in chiave moderna.” Ha affermato l’artista Mauro Mazziero, nonché direttore artistico del celebre Mugellini Festival.
Nato in una famiglia in cui la tradizione della fisarmonica è molto radicata, Roberto Lucanero lega fin dall’infanzia il suo percorso professionale ed umano a questo strumento. Fin dall’adolescenza inizia l’attività di musicista spaziando tra musica contemporanea, jazz, canzone d’autore e folk: tra le collaborazioni dirige per alcuni anni la Fisorchestra Città di Osimo, collabora con Peppino Principe, Rossana Casale, Roberto Paci Dalò, Luca Miti, Giovanni Seneca, Moni Ovadia, La Macina, Raffaele Mazzei.
Allievo di Roberto Leydi e Giampiero Cane, si laurea in etnomusicologia al DAMS di Bologna con una tesi di laurea dal titolo L’organetto nelle Marche centrali. Pubblica vari articoli e saggi, molti dei quali dedicati alla fisarmonica e all’organetto.
Nel 2014 è direttore artistico del PIF, Premio Internazionale di Fisarmonica di Castelfidardo. Nel 2019 è ospite al concerto nella Salle Molière di Lione per il cinquantesimo anniversario della morte di Émile Vacher, ritenuto universalmente il creatore del genere musette. Per l’occasione, Lucanero suonò, unico tra gli invitati, un organetto semitonato (mixte) dello stesso tipo di quello usato in vita dallo stesso Vacher.
Dopo aver partecipato a varie registrazioni discografiche come ospite e turnista, nel 2011 pubblica a suo nome l’album musicale dal titolo Marchigianista, dedicato alla musica ed alla cultura della sua terra, le Marche. All’album collaborano, tra gli altri, Mauro Mencaroni (storico batterista del gruppo jazz-rock degli Agorà) ed Andrea Mei (ex fisarmonicista e tastierista dei Gang).
Nel corso degli anni si è esibito nei principali festival italiani ed internazionali,
attualmente Roberto Lucanero si dedica all’insegnamento, all’attività concertistica ed alla saggistica. Come didatta, insegna stabilmente organetto diatonico presso la Civica Scuola di Musica Paolo Soprani di Castelfidardo. Tiene regolarmente laboratori di danze tradizionali e conferenze sulla musica e la danza tradizionale sia in Italia che all’estero. Come musicista è attivo in solo e con varie formazioni: con il trio che porta il suo nome in duo con Marco Meo (cantante, tamburellista); in duo con Gabriele Gunella (ghirondista); in duo con Paolo Filippo Bragaglia (tastierista, compositore); con il Canzoniere Piceno Popularia. Fa parte inoltre del gruppo internazionale Pentakkordeon, capitanato dall’organettista colombiano Antonio Rivas e comprendente Joan Garriga (Catalogna), Peter Ralchev (Bulgaria), Gary Blair (Scozia).
L’accesso al concerto prevede anche una visita guidata alla famosa collezione storica Brandozzi. Biglietto Euro 5 da fare all’ingresso.