Giro d'Italia - 6^ tappa Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno (13/05/2021)
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Comunicato stampa
ACI #rispettiamoci
ACI al Giro d'Italia 2021 per la sicurezza stradale Obiettivo: far prendere coscienza sulla mobilità responsabile e sui comportamenti quotidiani di automobilisti, ciclisti, pedoni e utenti di micro-mobilità.
Nel 2019, anno focus, nella città di Ascoli Piceno 267 incidenti stradali con 4 morti e 19 ciclisti coinvolti nel 3,3 % dei sinistri totali. Peggiore il quadro per i pedoni: 38 investimenti nel 10,6 % degli incidenti.
Nel 2019 nella provincia di Ascoli Piceno, 863 incidenti stradali con 16 morti e 79 ciclisti coinvolti nel 6,6% dei sinistri totali. Peggiore il quadro per i 102 pedoni investiti nell’8,5% di incidenti con lesioni.
Ascoli Piceno: 11 maggio 2021 – I numeri degli incidenti stradali non si fermano mai e invitano a riflettere sulla sicurezza delle nostre strade, in particolare a tutela dei ciclisti, dei pedoni, e della micro - mobilità in costante crescita.
ACI è nuovamente protagonista al Giro d’Italia 2021 proseguendo la campagna di sensibilizzazione ACI #rispettiamoci, lanciata nel 2019 per ribadire l’importanza di comportamenti sempre corretti alla guida, soprattutto quando l’automobilista incontra chi pedala o cammina.
La campagna è un tassello importante per riflettere sui numeri, incoraggiando progetti e iniziative di prevenzione. Il dato 2020 relativo all’incidentalità non è statisticamente significativo a causa delle stringenti limitazioni per il Covid-19, ma il 2019 evidenzia come un decesso su due appartenga alla categoria dei cosiddetti utenti vulnerabili. In particolare, si è registrato un forte aumento tra le vittime dei ciclisti (+15,5%) rispetto al 2018, dentro e fuori le aree urbane. I pur parziali dati in elaborazione del 2020 confermano tale tendenza, nonostante la consistente riduzione della mobilità e dell’incidentalità complessiva.
Nel 2019 cresce in Italia la vendita delle biciclette (+7% che si raddoppia nel 2020) e ne aumenta l’utilizzo (+25%) anche per spostamenti casa-ufficio, ma il trend sale conseguentemente anche per gli incidenti stradali che coinvolgono le bici (+3,3%). Fonte: ACI – Istat
Nella provincia di Ascoli Piceno, in particolare, nel 2019 si sono registrati 863 incidenti stradali con lesioni, di cui 16 mortali. Di questi, 79 sono stati con una bicicletta: il 6,6% dei sinistri complessivi. La maggior parte si è verificata sui rettilinei e negli incroci, provocando 1 morto e 78 ciclisti feriti.
Peggiore lo scenario se si considerano i pedoni: 102 sono stati investiti nel 8,5% degli incidenti totali. Le vittime sono state 2, tragicamente investite in particolare su rettilinei (57) e incroci (17). Fonte: ACI – Istat
Nello specifico, nella città di Ascoli Piceno, sede dell’arrivo della sesta tappa del Giro d’Italia, nel 2019 si sono registrati 267 incidenti stradali con lesioni che hanno provocato 355 feriti. I sinistri che hanno coinvolto una bicicletta sono stati 19, il 3,3% degli incidenti complessivi.
Peggiore lo scenario se si considerano i pedoni: 38 sono stati investiti nel 10,6% degli incidenti totali. È stata registrata una vittima. Fonte: ACI – Istat
La campagna ACI #rispettiamoci vuol essere un richiamo alla responsabilità, per un atteggiamento di rispetto di tutti verso tutti, perché tutti insieme affrontiamo la strada nelle diverse modalità, come autisti, come ciclisti, come pedoni. Un richiamo positivo, non impositivo, all’educazione stradale, al rispetto e all’attenzione all’altro, quale primo elemento per la riduzione di vittime e feriti. Al contempo ACI si augura un sempre maggiore intervento delle Amministrazioni al fine di sviluppare progetti e infrastrutture in grado di accompagnare la nuova mobilità sostenibile in piena sicurezza.
ESEMPIO DI BEST PRACTICE
Il Comune di Ascoli Piceno ha messo in atto misure volte a garantire la sicurezza stradale per pedoni, ciclisti e automobilisti. Negli anni precedenti è stata avviata una procedura aperta per l'affidamento in concessione del servizio di ripristino delle condizioni di sicurezza stradale e di reintegra delle matrici ambientali compromesse a causa del verificarsi di incidenti stradali. L’amministrazione ha inoltre risposto all’avviso pubblico del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ha presentato un progetto relativo alla promozione, al coordinamento e al monitoraggio di attività di prevenzione e contrasto all’incidentalità stradale correlata ad alcol e droga, individuando nello sport un fondamentale punto di partenza per le attività di prevenzione contro le dipendenze.
Il neo presidente dell’Automobile Club Ascoli Piceno, Ivo Panichi, dichiara: “La partecipazione di ACI al Giro d’Italia e tutte le iniziative messe in campo per l’occasione dalla Federazione degli Automobile Club conferiscono un ulteriore valore aggiunto ad un evento simbolo dell’Italia nel mondo. La grande campagna di sensibilizzazione “#rispettiamoci”, alla quale l’AC Ascoli Piceno – Fermo ha aderito con entusiasmo, mira a diffondere una maggiore responsabilità nell’uso della strada e, in particolare, si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza della fragilità degli utenti più vulnerabili come ciclisti e pedoni e l’importanza di adottare corretti comportamenti sulla strada. L'Automobile Club Ascoli Piceno – Fermo rappresenta dal 1914 un fondamentale punto di riferimento locale in materia di circolazione stradale e mobilità sostenibile. La nostra propositiva azione viene perseguita d'intesa con tutte le Istituzioni del territorio, coinvolgendo anche i comprensori scolastici delle nostre Province con molteplici iniziative e corsi di guida sicura. Nell’ultimo triennio, oltre 2.500 studenti hanno potuto beneficiare di corsi di educazione alla sicurezza stradale erogati gratuitamente grazie alla collaborazione degli Istituti Scolastici locali che riconoscono il ruolo determinante di ACI”.
Anche quest’anno l’ACI coinvolge i media nella diffusione dei dati sull’incidentalità nei territori che ospitano partenze e arrivi delle tappe del Giro d’Italia, al fine di aumentare il grado di informazione e di consapevolezza di automobilisti, ciclisti e pedoni chiamati a condividere responsabilmente la strada.
La campagna di sensibilizzazione prevede anche la messa in onda di uno spot su Rai 2, la diffusione di tutorial per la sicurezza e di testimonianze raccolte tappa dopo tappa da personaggi del mondo delle due ruote, postate sul portale ufficiale del Giro (https://www.giroditalia.it/) che ospita l’area
#rispettiamoci dedicata alla sicurezza stradale a cura di ACI. Al contempo, il messaggio è amplificato sui canali web (http://www.aci.it/) e social di ACI. Attraverso il Giro d’Italia, la campagna ACI
#rispettiamoci coinvolgerà milioni di spettatori e appassionati, contribuendo a far crescere la cultura della mobilità responsabile e una conseguente rivalutazione dei comportamenti quotidiani sulla strada.
ACI – AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA
Ufficio Stampa
tel. 06.4540.6719 – 329.4104.776 – 320.4335.255
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Marche a rifiuti zero: generazioni a confronto
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Proseguono i corsi organizzati da Marche a Rifiuti Zero nell' ambito del Progetto "Anziani, Minori, Adulti: generazioni a confronto tra tradizione e innovazione".
Tanti argomenti uniti da un unico filo conduttore: quello della sostenibilità che affonda le radici nella tutela della biodiversità.
Compostaggio, cura dell' orto, cibo sano, tecniche e mestieri antichi da riscoprire, cosmesi naturale ed igiene domestica:
La natura non produce rifiuti ma benessere.
Possiamo prendercene cura ed usufruire dei suoi benefici riducendo il nostro impatto sul pianeta.
Aperte le iscrizioni ai corsi del mese di Maggio.
Gli incontri si svolgeranno principalmente on line su piattaforma Google meet, previsti laboratori pratici tra cui un percorso di riconoscimento delle erbe spontanee in presenza all'aperto.
I corsi sono rivolti a tutti i cittadini residenti nella provincia di Ascoli Piceno.
Il progetto è finanziato della Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ( art 72 D. Lgs 117/ 2017), e nasce dal lavoro congiunto di diverse associazioni di volontariato e promozione sociale che operano in sinergia nel territorio Marchigiano ed in particolare nella provincia di Ascoli Piceno. Oltre a Marche a Rifiuti Zero, l'iniziativa vede coinvolti Amici Nella Natura, Cittadinanzattiva Ascoli Piceno e Burraco Versus.
Si ringraziano i gestori Ascoli Servizi - Ecoinnova e Picenambiente per la disponibilità e la collaborazione.
Per info ed iscrizioni
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Tel 3281546183
Webinar "Nuova sostenibilità per il territorio"
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Bottega del Terzo Settore, in collaborazione con Fondazione Carisap e NeXt Nuova Economia per Tutti, organizza un webinar di sensibilizzazione e formazione circa il tema della sostenibilità integrale e le opportunità offerte dal percorso EyeOnBuy per uno sviluppo sostenibile nel territorio piceno.
Lo scopo è quello di coinvolgere il Terzo Settore locale in una riflessione individuale e di comunità su come poter realizzare un vero percorso di sostenibilità per il territorio e conoscere come il progetto EyeOnBuy può facilitare questo processo.
Il webinar rientra all’interno del percorso di sensibilizzazione e accompagnamento del territorio sul tema della sostenibilità, realizzato da Fondazione Carisap e finalizzato alla creazione di un network tra aziende sostenibili, cittadinanza e organizzazioni della società civile accomunati dal reciproco interesse nella promozione e realizzazione di una Nuova Economia sostenibile, inclusiva e partecipata.
Nella realizzazione degli obiettivi di sostenibilità, il Terzo Settore può giocare un ruolo chiave in virtù dei valori di cui si fa portatore e in qualità di ponte tra i vari settori, pubblico e privato, e la società civile.
L’appuntamento è previsto per venerdì 7 maggio 2021 alle 16:30. È possibile collegarsi alla piattaforma a partire dalle 16:20.
LINK DI COLLEGAMENTO AL WEBINAR
https://us02web.zoom.us/j/84353649327?pwd=cU91Y3pNZUhPOVBsZWhSWlM4elhxUT09
LEAFLET INFORMATIVO
https://drive.google.com/file/d/1MTaOeE02dKPdk3rn8VPMT-XdBBAQKND1/view
Felicità arquatana - di Vittorio Camacci
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PROFILO BASSO
All' improvviso, in età adulta
mi è riapparsa l’amara terra iniziale
che brillava nei miei occhi bambini.
Così sono tornato quello che ero:
piccolo, vicino al senso delle cose
basso, genuflesso, ad un palmo da terra.
Stamattina ho fatto al mia solita corsetta, l’aria era frizzantina, il profumo di primavera intenso ed il mio viso era accecato dai primi raggi di sole tiepidi e gentili. Ho avvertito una bella sensazione di solitudine e di libertà, nutrimento per il mio cuore.
Penso alle città con le loro problematiche quotidiane, moltiplicate dalla pandemia e dal conseguente lockdown, non so se avranno la forza di rialzarsi, non so se hanno intuito che ci è stata dichiarata una specie di guerra. Torno a casa e accarezzo mia madre, è malata ed impaurita ed io non posso lasciarla sola a lungo. La rincuoro, le infondo coraggio, invoco Dio affinché la benedica e la faccia stare meglio. Rifletto che se tutti gli abitanti di Arquata facessero qualcosa per i nostri anziani, anche un piccolo gesto, apparentemente inutile, la nostra terra la rivolteremmo come un calzino, perché essa è già il nostro paradiso sensibile con caratteri materiali dove la natura prodiga i suoi doni circondandoci di cime, prati, boschi, radure, fonti, fiori, frutti, dolci zefiri e canti di uccelli. La felicità non è un possesso, ma l’essere circondati, l'essere "dentro", come un tempo nel grembo materno.
La terra arquatana è nostra madre e ci circonda con la sua bellezza ineguagliabile. Vivere sulle nostre montagne regala una quiete serena, che non è né piacere, né allegria. Il piacere è qualcosa di fugace, illusorio, che si tende sempre a ripetere sperando che possa appagarci una volta per tutte; l’allegria dal canto suo, può essere più a portata di mano, fa clamore, è rumorosa, ma dura poco e poi si dissolve. È un po' come una farfalla che afferri per le ali, appena può ti sfugge e ti lascia solo un po' di polvere colorata sulle dita.
Nella cultura odierna si tende a ricercare solo il piacere, ma esso svanisce e ci lascia solo piccole gioie e ci accontenta con allegrie evanescenti. La vera felicità, invece, è un dono che irradia il cuore e la vita, essa ha bisogno necessariamente di una vita semplice e piena di purezza interiore. Quando si è in pace con la propria coscienza, impegnati nei piccoli lavoretti quotidiani: coltivare la terra, curare il bosco, accudire gli animali domestici; oppure affidarci agli affetti semplici e sinceri come prendersi cura della famiglia, dei figli, degli anziani, ecco che la felicità si posa su di noi. È una presenza lieve che non ha niente a che fare con la ricerca smodata del piacere che porta alla tristezza, a volte drammatica, ma invece ci fa trovare una felicità piena, duratura e permanente. Nell'alta valle del Tronto la felicità non la si ha, ma la si vive, nelle piccole incombenze giornaliere, nelle lunghe passeggiate in cerca di funghi o di tartufi, nella raccolta dei frutti della terra. Insomma, qui non sappiamo di essere felici ma lo sentiamo istintivamente.
L'utilità delle nostre bellezze naturali non è evidente, non risulta a prima vista, eppure non possiamo farne a meno. Perché allora rovinarle con inutili strade, con colate di cemento. Oggi ci sono nuove tempeste, terribili e devastanti, creano bufere che distruggono e allontanano i nostri giovani da tanta bellezza. Assistiamo alla profanazione della famiglia, alla vittoria dell'egoismo e dei capricci, dove il denaro è diventato l'idolo, il padrone, creando ingiustizie, sfruttamento e rivalità che assomigliano sempre più ad una guerra.
Esiste solo un modo per rendere felici questi giovani, dobbiamo liberarli dall’egoismo e guidarli sulla via della bontà e della carità perché tutti i divertimenti del mondo non fanno crescere di un millimetro il livello della loro felicità. La meraviglia è nostra compagna discreta e ci può aiutare in questo mentre percorriamo i nostri magici sentieri che custodiscono, come in uno scrigno prezioso, le memorie della nostra comunità, dei nostri avi che nel corso dei secoli hanno curato con passione ed amore le ripide coste, gli impervi pendii, i fossi misteriosi, le soffici distese dei prati, conservandone l’integrità e ricavandone il necessario per la propria sopravvivenza.
Questi angoli della nostra terra, una volta ricchi di attività e di presenze umane, oggi sono in condizione di abbandono e mostrano il triste segno dello spopolamento. Eppure rimangono alcuni indizi preziosi dell’antico splendore, della cultura e della vita popolare di un tempo. Sopravvivono ancora, in ricordo di una vera e profonda fede religiosa, piccole chiese, preziose pievi, in angoli nascosti dei boschi, in radure inimmaginabili oppure in solitari rilievi. Esse sono la dimostrazione della nostra antica civiltà, di un’arte sublime, del nostro glorioso passato. Dobbiamo farlo capire ai nostri giovani e non dobbiamo permettere che il trascorrere del tempo, l’inclemenza degli eventi atmosferici e la lunga incuria del post-terremoto determinino il loro degrado progressivo e la loro definitiva scomparsa.
"Se volete sapere dove non abita la felicità,
frequentate i luoghi di divertimento:
lì troverete briciole di piacere...
ma di felicità neppure l'ombra!"
"La felicità è come una farfalla:
se la insegui non riesci mai a prenderla;
ma se ti metti tranquillo può posarsi su di te."
Vittorio Camacci