Il Festival dei borghi della Laga - di Vittorio Camacci
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Dopo alcune partecipazioni a quest'evento posso dirlo con certezza: minuscoli borghi, dignitosamente restaurati, cercano di risorgere tra mille difficoltà con un festival popolare, commovente, pieno di antiche usanze e tradizioni, addolcito da una cucina casereccia proposta da affabili comunità. Non manca mai il suono dell’organetto locale: “lu' ddu botte", che fa impazzire le camminatrici subito pronte a scatenarsi in forsennati saltarelli. È l'ora che anticipa di poco il tramonto, il sole sta calando dietro il profilo boscoso dei monti della Laga. Sto seduto su una pietra arenaria in un piccolo paesino di sparute case. Oggi è stata una giornata magnifica, come questo spettacolo che mi si para di fronte, il che attesta due verità assolute: qualche ora di guida nella Laga teramana, farebbe crollare il sistema nervoso anche ad un santo tra asfalto letteralmente "scoppiato", buche, strettoie, frane,, soste selvagge e polvere. In compenso la natura quassù è incredibile con boschi secolari immensi tra i quali scorrono ruscelli, cascate e fonti ma anche orride forre. L'acqua qui non manca, è dappertutto. Stamattina mi sono alzato con il profumo del caffè e poi mi sono immerso in questa bellezza come una metafora della vita. In effetti la giornata del festival è stata spettacolare soltanto per il vedere l'affabilità e l'impegno che immancabili volontari locali, coadiuvanti da esperte guide di federtrek, ci mettono. Una ventina di persone stanno facendo un miracolo in questi posti abbandonati dalle rotte turistiche. Torno alla macchina e vado a ritroso con l’idea di una breve sosta al "Ceppo", passato il quale trovo davanti a me uno straniero che guida un macchinone gigantesco a cinque all'ora, per paura che si rovini sulla strada semidistrutta ed a tratti brecciata che scende verso il Castellano. Ho voglia di sorpassarlo ma ho paura di fare una cavolata e così mangio polvere e polvere bianca. Dopo il ponte sul Castellano risalgo su per i tornanti tra San Martino e San Paolo. Sono ancora in montagna, una montagna vera a pochi passi dall'austera Rocca di Montecalvo. Sopra c'è un piccolo belvedere e da lì si capisce come l'Acquasantano sia una terra ricca di paesaggi mozzafiato: picchi di travertino, lastroni d'arenaria e valli spaventose. Ed eccomi di nuovo in auto diretto a casa. Prima una sosta in uno di quei negozietti che si trovano lungo Acquasanta Terme, oggi perlopiù si chiamano market, ma in realtà sono piccoli alimentari gestiti da volenterosi resilienti locali. L'inflazione si fa sentire anche qui ed è difficile fare prezzi vantaggiosi come quelli dei supermercati di città. Stasera si cena a casa, domani bisogna alzarsi presto per tornare al lavoro quotidiano. Il cielo si è fatto buio e cominciano a spuntare le prime stelle, direi che oggi è stato un po' il riassunto di quest'estate: viva il Festival dei Borghi della Laga... Tutto il resto è noia!
Vittorio Camacci
Ti racconto un viaggio culturale di comunità nel Piceno fa tappa a Spinetoli
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Martedì 8 agosto è in programma un nuovo appuntamento con le iniziative del progetto “Ti racconto un viaggio culturale di comunità nel Piceno” curato dall’U.S. Acli provinciale Aps.
L’appuntamento è fissato per le ore 18 in Piazza Leopardi, la partecipazione è gratuita, ma occorre prenotarsi (inviando un messaggio con nome e cognome di chi sarà presente al numero 3939365509) in quanto sono disponibili solo 25 posti.
La manifestazione è patrocinata dalla Regione Marche, finanziata dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali e realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Spinetoli e con Qualis Lab.
Nel corso sarà effettuato un vero e proprio tour con l’archeologa che toccherà il centro storico di Spinetoli.
In particolare sarà visitato il Museo della civiltà contadina che con suggestive immagini e oggetti racconta cultura e tradizioni del piceno preindustriale. Al termine racconto e proiezione di immagini dello scavo archeologico della Necropoli Romana di Villa San Pio X prima di entrare al Deposito Archeologico per vedere i reperti.
A seguire visita al Museo della Scultura che raccoglie le opere delle varie edizioni del Concorso Nazionale di Scultura (dal 1997 al 2006), tra gli artisti premiati Nicola Nastro, Cosetta Mastragostino, Valentino Giampaoli, Orazio Barbagallo.
Infine è previsto un passaggio al Belvedere divino da dove è possibile vedere un panorama che spazia dal mare ai monti, per poi giungere al Deposito Archeologico Comunale dove sono custoditi i reperti della necropoli romana e dove l’antropologa sta scavando i pani di terra che ancora custodiscono scheletri e parte dei corredi.
Si consiglia di portare una bottiglietta d’acqua e di indossare abbigliamento e calzature comode.
L'obolo di Caronte - di Vittorio Camacci
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Da sempre, ascoltava il rumore del vento sbriciolarsi sulle cime degli alberi. Sulle nostre montagne il vento è padrone, come il brusio di un motore che non si spegne mai. Come il motore del trattore di suo padre, le sovviene anche se non lo sente più da anni. Sulla lamiera della parte anteriore del cassone di protezione del motore Pietro aveva scritto il nome della figlia a grandi lettere nere, Silvia, a lei pareva bello, importante e fissava quella scritta guardando verso l’alto tanto si sentiva piccola e bassa. Poi il suo papà se ne andò, se ne andò dal paese verso l’ospedale. Poi un giorno le dissero che non sarebbe più tornato da quel posto. Lo ha aspettato al bivio, nella loro radura, dal cuore del vento, giorno dopo giorno, anche la notte. Finché Milena non le ha detto: “è come è, non tornerà più, è inutile sperare”. Lei si rifiutava, fu costretta ad obbedire, a rannicchiarsi nel letto contro il muro, per non sentire Milena russare, come se niente fosse, come se tutto fosse normale. Ma da allora non è stato più lo stesso, Milena è diventata cattiva, picchiava Silvia per una cosa o per l’altra. Si è messa con un altro uomo, Franco, un buono a nulla che passava il tempo a bere, stravaccato sul vecchio divano del salotto a fissare i vetri della finestra. Silvia non aveva conosciuto la madre, morta poco dopo la sua nascita. Il padre, Pietro, non si era risposato, ma aveva scelto quella donna straniera, Milena che Silvia aveva cominciato ad odiare non appena aveva appreso i confini della parola odio. Milena le parlava con durezza, le gridava ordini, la obbligava a fare le faccende di casa. Quando il padre non aveva fatto ritorno dall’ospedale la vita con lei era diventata impossibile. Milena faceva la badante da una vecchia del paese e Franco beveva la sua birra e cominciò a fissare Silvia con uno sguardo strano. Un giorno la afferrò per un braccio borbottando parole incomprensibili, disgustose. Quando rientrò a casa, parlò di questo a Milena, era certa che Franco l’avrebbe intontita di bugie. Se ne andò a letto senza cena, rannicchiata, mentre nell’altra stanza i due russavano. Dopo, le cose si complicarono, non appena Milena usciva per andare al lavoro, Silvia la seguiva con lo zainetto pieno di libri. Quando diventò più grande fece la sua scelta. Decise di farla finita con quella vita. Un giorno si alzò presto, sistemò i suoi vestiti in un trolley, mise dei panini e una bottiglia d’acqua nello zaino e fece per prendere l’ autobus. Guardò per l’ultima volta i contrafforti d’arenaria che ben conosceva. Ora Silvia è inebriata dall’odore del mare, forte, aspro, che fa tossire, un odore familiare che rassicura. Nei giorni di burrasca, come un tuono, le onde vibrano fino alla spiaggia. Antonio non è vecchio, ma ha i capelli grigi. Quando glielo disse, Silvia sorrise. Disse: “hai i capelli bellissimi!” Silvia aveva gli stessi capelli di suo padre: folti, ricci, indomabili. Milena glieli voleva tagliare corti, suo padre glielo aveva vietato: “Noi siamo della Laga non nascondiamo i capelli, noi abbiamo bisogno del vento!”
Dedicato a tutte le donne della Laga costrette ad emigrare dalle amate montagne: " Che voi possiate avere il vento in poppa, che il sole vi risplenda in viso e che il vento del destino vi porti in alto a danzare con le stelle..."
Vittorio Camacci
Prima edizione dei Changemaker Days
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Ad Ascoli Piceno la prima edizione dei Changemaker Days
Soluzioni nel tempo delle nuove disuguaglianze
Dal 18 al 22 settembre, il meeting nazionale per il cambiamento di Ashoka e Bottega del Terzo Settore
Ascoli Piceno, 26/07/2023 - I Changemaker Days sono un grande evento nazionale, ideato e cocreato da Ashoka Italia e Bottega del Terzo Settore, che riunisce la comunità degli innovatori sociali. Per la prima volta dal 18 al 22 settembre 2023 ad Ascoli Piceno si riuniranno gli attori del cambiamento sociale più visionari dell'ecosistema italiano per attivare idee e soluzioni innovative per le sfide sociali, culturali e ambientali più rilevanti.
L'evento è sostenuto anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e dal Comune di Montalto delle Marche con il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno.
Cosa sono i Changemaker Days?
I Changemaker Days sono l’occasione di incontro, riflessione e collaborazione degli attori del cambiamento di tutta Italia: imprenditori sociali, leader del mondo educativo, giovani changemaker, enti non profit, partner del settore privato e comunità locali.
Sfide globali e locali si intersecano e si amplificano a livello territoriale. Ma è proprio qui che i pionieri del cambiamento rispondono con soluzioni concrete. Tanto Ashoka a livello globale e nazione quanto Bottega del Terzo Settore a livello locale si impegnano affinché si possa fare rete e agire a livello sistemico coinvolgendo le comunità.
Quattro i temi chiave che guideranno il programma:
➔ Tech & Humanity: l’impatto della tecnologia sulle nostre vite non è neutro. Come possiamo garantire che la tecnologia funzioni al meglio per il bene comune?
➔ Intersezionalità: le disuguaglianze non si affrontano in modo efficace se non si considerano tutte le dimensioni della diversità di ogni persona. Come possiamo agire per assicurarci che la solidarietà raggiunga tutti e favorisca l’inclusione?
➔ New Longevity: la popolazione mondiale sta invecchiando, quella italiana in particolare, con impatti su tutte le fasi della vita. Come possiamo impegnarci per favorire il contributo alla società anche delle persone anziane, impedire la loro emarginazione, costruire sistemi di cura e welfare sostenibili?
➔ Planet & Climate: per lungo tempo abbiamo immaginato l’umanità separata dall'ambiente che abita. Come possiamo intervenire per creare un sistema economico e sociale che abbia come obiettivo allo stesso tempo il bene comune e la salute del pianeta?
L'evento favorirà momenti di dialogo, co-creazione e apprendimento condiviso volti ad affrontare insieme le sfide più urgenti.
“Siamo estremamente felici che Ascoli Piceno abbia deciso di ospitare l'evento annuale di Ashoka Italia.” afferma Federico Mento, direttore di Ashoka Italia. E prosegue: “Il Piceno rappresenta un meraviglioso laboratorio di innovazione sociale, che abbiamo visto crescere grazie al prezioso lavoro di Bottega del Terzo Settore, che sarà accanto a noi come promotori dell'iniziativa. Avremo accanto la Fondazione CARISAP, che da anni abilita il cambiamento nel Piceno, e due istituzioni che stanno facendo molto per promuovere l'innovazione nelle proprie comunità: il Comune di Ascoli Piceno ed il Comune di Montalto. I Changemakers Days saranno l'occasione per far incontrare il territorio, con gli imprenditori sociali, i giovani, il mondo della filantropia e dell'impresa. Sarà un viaggio nella comunità con la comunità, per far scoprire un territorio meraviglioso ed inclusivo.”
“Portare ad Ascoli Piceno decine di innovatori sociali è insieme un traguardo e uno stimolo ulteriore per noi di Bottega del Terzo Settore che, come missione, abbiamo proprio quella di fare rete per sfruttare appieno il potenziale di tutti per lo sviluppo di un’economia sostenibile” dichiara Roberto Paoletti, presidente di Bottega del Terzo Settore. “Lavoriamo con entusiasmo a questo primo appuntamento con i Changemaker Days certi che sarà un’occasione per creare nuovo valore e impatto sociale”.
Calendario
● Lunedì 18 e martedì 19 settembre
Eventi ed attività per stimolare e costruire il cambiamento nel territorio di Ascoli Piceno
● Mercoledì 20, giovedì 21 e venerdì 22 settembre
Incontro della comunità dei Changemaker di Ashoka Italia
● OPZIONALE - Sabato 23 e domenica 24 settembre
Alla scoperta dell’unicità del territorio Piceno
Ashoka
Ashoka è un'organizzazione non profit che opera dal 1980 in più di 90 Paesi per promuovere e abilitare il cambiamento sociale. Nel corso dei suoi oltre 40 anni di attività, ha intessuto una rete internazionale di 3800 imprenditori sociali che vengono identificati, formati e sostenuti nelle loro idee, per affrontare le sfide sociali, culturali e ambientali più rilevanti.
Dal 2014 Ashoka si impegna anche in Italia, in cui ha dato vita a una comunità di 23 imprenditori sociali (gli Ashoka Fellow), 11 scuole, università, numerosi leader del mondo dell'educazione e più di 100 giovani changemaker. Inoltre, ha attivato 100+ partnership per collaborare e co-creare soluzioni partecipative e innovative, agendo per costruire un mondo di Agenti del Cambiamento, in cui ogni persona ha le capacità per mettere in atto soluzioni creative per produrre cambiamenti positivi nei propri territori di riferimento e nel mondo.
Bottega del Terzo Settore
Bottega del Terzo Settore è un hub di innovazione sociale ed economica, nato su impulso della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno nel dicembre 2016, con l’obiettivo di creare una rete di comunità concreta ed efficace, capace di promuovere e sostenere l’innovazione sociale nel contesto locale. In 6 anni di attività Bottega del Terzo Settore si è affermata come punto di riferimento nel Piceno e a livello nazionale per l’elaborazione di politiche di sviluppo e di rigenerazione territoriale con approccio ecosistemico
Con oltre 200 soci tra imprese sociali, organizzazioni no profit e altre associazioni, Bottega del Terzo Settore promuove decine di eventi l’anno, percorsi di formazione ad hoc, eventi di networking, tavoli di co-progettazione e coinvolgendo anche il mondo accademico, il settore pubblico e il mondo profit, con l'obiettivo di aiutare la comunità a liberare il proprio potenziale e ad accompagnare economie sostenibili per il bene comune.
Link al sito web dell’evento
https://sites.google.com/view/changemakerdays
Contatti stampa
Ufficio Stampa Ashoka:
Luciana Cimino
cell. 3336327955
Ufficio Stampa Bottega del Terzo Settore:
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