Salute in cammino a Monteprandone
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“Salute in cammino per la cultura”
Primo appuntamento estivo a Monteprandone il 18 giugno
Primo appuntamento, martedì 18 giugno a Monteprandone, con il progetto “Salute in cammino per la cultura” e con l’iniziativa “Sulle orme di San Giacomo della Marca”.
La manifestazione dell’Unione Sportiva Acli Marche Aps, dopo i positivi riscontri dell’edizione 2023, viene riproposta con 3 appuntamenti che si svolgeranno, oltre che il 18 giugno, anche il 16 luglio e il 13 agosto.
Il programma dell’evento prevede il raduno dei partecipanti nel piazzale Mons. E. Massi davanti al Santuario di San Giacomo della Marca alle 21. A seguire è prevista la visita, con una guida turistica abilitata, alle ricchezze storiche, culturali e architettoniche di Monteprandone compreso lo splendido borgo, i musei, la casa natale del patrono San Giacomo della Marca e le chiese cittadine.
Per partecipare occorre prenotare entro il 17 giugno con un messaggio al numero 3939365509 indicando il proprio nome e cognome e la data della manifestazione.
E’ previsto un numero massimo di 50 partecipanti.
La manifestazione è organizzata col sostegno dell’Amministrazione comunale di Monteprandone e della Regione Marche.
Torna "Ascoliva Festival"
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“ASCOLIVA FESTIVAL”, FESTIVAL DELL’OLIVA ASCOLANA DOP AD ASCOLI PICENO, IN PIAZZA ARRINGO, DAL 10 AL 21 AGOSTO 2024
Si celebra l’undicesima edizione della manifestazione gastronomica che ha ospitato finora oltre mezzo milione di visitatori.
Si svolgerà dal 10 al 21 agosto 2024, l’undicesima edizione di Ascoliva Festival, festival mondiale dell’oliva ascolana del Piceno Dop, sempre nella centralissima piazza Arringo ad Ascoli Piceno.
La manifestazione, come negli anni passati, ospiterà all’interno del Villaggio dell’oliva produttori di olive ascolane ripiene Dop a cui saranno affiancati altri 12 piatti della tradizionale locale.
Tutta l’area di piazza Arringo ospiterà oltre all’area dei produttori anche incontri culturali e gastronomici, laboratori con assaggi, iniziative come l’Oliva Day con le Olimpiadi dell’oliva, il Premio “Ascoliva” (ovvero un riconoscimento a chi si è maggiormente distinto nel settore gastronomico e in altri settori per la promozione del territorio piceno), la gara tra le massaie per la realizzazione della migliore oliva ascolana ripiena fatta in casa ed altri eventi che coinvolgeranno le migliaia di visitatori in arrivo ad Ascoli Piceno. Anche quest’anno non mancheranno sorprese e novità, con il Palaoliva che accoglierà un’area eventi, spazi dedicati alla promozione del territorio e dei suoi prodotti e all’accoglienza dei visitatori. Non mancheranno iniziative culturali ed enogastronomiche con guide alla degustazione.
Anche lo scorso anno i numeri hanno confermato il potenziale del festival, in costante crescita, con oltre 40 mila presenze al Villaggio dell’Oliva che vanno ad aggiungersi alle circa 500mila persone presenti nelle precedenti edizioni.
Al Festival dell’oliva ascolana ripiena del Piceno Dop hanno dedicato ampio spazio, tra articoli e servizi, quotidiani, tv e radio nazionali ed anche siti specializzati italiani ed esteri. Tanti i personaggi che hanno assaggiato le olive di Ascoliva Festival, da Renzo Arbore a Yuri Chechi, Pio e Amedeo, il regista Giuseppe Piccioni, gli attori Gaia De Laurentiis, Ugo Dighero, Cecilia Capriotti.
Per tutti gli ulteriori aggiornamenti: www.ascoliva.it
Carpe diem, Laga - di Vittorio Camacci
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La Laga teramana abbraccia innumerevoli paesini arroccati sui suoi costoni d'arenaria. Sembrano non avere nulla di particolare, esclusa una posizione geografica invidiabile. Sorgono quasi tutti a mezzacosta, in anfiteatri naturali che li proteggono dai freddi venti di tramontana e regalano ai suoi abitanti splendide viste panoramiche che nelle giornate limpide spaziano dalle colline fino al mare. La loro fondazione è spesso antichissima e gli impianti urbani sono rimasti pressoché intatti, con i loro stretti e tortuosi vicoli selciati con pietra locale, le case addossate le une alle altre con immancabili fontanelle sulle anguste piazzette dove sgorga sempre fresca acqua sorgiva che zampilla gorgogliando dentro lunghi abbeveratoi in pietra, ormai inutili. Poco discoste dai paesi, sopra piccoli terrapieni sorretti da muretti a secco sorgono minuscole chiesette e pievi ridenti con campanili a vela o a pianta quadra, alcune delle quali richiedono impellenti restauri, da troppo tempo le loro campane suonano, ormai, troppo raramente e le funzioni religiose sono diventate una rarità. Fino agli anni cinquanta questi paesi erano ancora in vita ma nei successivi decenni si sono spopolati quasi completamente per via di un'emigrazione ineludibile. Per anni ci si è consolati ed accontentati attraverso i "ritorni saltuari", giusto qualche week-end e un paio di settimane ad agosto o nel periodo natalizio, ma questo non è bastato per fermare la decadenza e lo svuotamento di questi luoghi. Poi, due anni fa, l'originale proposta di un gruppo di persone, ha dato il via ad un festival culturale per raccontare il territorio e fare conoscere, anche fuori dai confini locali, la storia e la bellezza di queste terre.
Con questo festival si è aperta una nuova possibilità, una rinnovata capacità attrattiva che è partita con l'accoglienza e l'ospitalità spontanea, lontana anni luce dal turismo di massa o quello tipico delle città d'arte. Il patrimonio naturale, immateriale ed umano che caratterizza questi borghi d'epoca è indubbiamente inestimabile, può offrire opportunità di lavoro e modelli di vita alternativa, ma il futuro è ancora da disegnare e programmare soprattutto per la carenza di servizi e infrastrutture, la questione più difficile da risolvere. Aspettarsi che qui arrivino nuovi coloni pronti ad acquistare case, magari ad un prezzo conveniente, per abitarci gran parte dell'anno o anche tutta l'estate, che riaprano piccole attività commerciali e attività turistiche d'accoglienza non è del tutto scontato, ma qui la speranza è sempre l'ultima a morire.
Intanto il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga si allarga verso la parte occidentale dell'Appennino con il coinvolgimento dei versanti marchigiano, laziale ed aquilano facendo intravedere la possibilità di considerare queste terre come un'unica realtà da tutti i punti di vista. Venite a camminare con noi, frequentate questi posti e chi li abita, scoprirete tante leggende, conoscerete chi si prende cura dei paesi e dei sentieri, vivrete momenti di assoluta libertà. A volte basta un colle, una vetta, una costa, un luogo solitario per fare salire i nostri occhi fino al cielo per capire che nulla è perduto. Coloro che potrebbero essere tentati di cedere alla disperazione, devono rendersi conto invece, che nulla di compiuto in questo ordine può mai essete perso, che la confusione, l'errore e l'oscurità, possono vincere temporaneamente, apparentemente e in modo puramente effimero, che ogni squilibrio parziale e transitorio, deve necessariamente contribuire al maggior equilibrio del tutto, e che nulla può alla fine, prevalere contro il potere della verità. "Domine quo vadis"? Stiamo creando lo stile di nuove comunità capaci di superare recinti e steccati per mettere al centro il futuro delle nuove generazioni.
Vittorio Camacci
Il 2 giugno riparte “Percorsi che raccontano storie”
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Appuntamento a Forca di Presta, tra Marche e Umbria,
in occasione della Giornata nazionale dello sport
Ripartirà da Forca di Presta, proprio al confine tra Marche e Umbria, l’iniziativa “Percorsi che raccontano storie” promossa e realizzata da U.S. Acli – Comitato provinciale Ascoli Piceno APS.
Si tratta di un appuntamento che vuole promuovere la conoscenza del territorio, di valorizzarne la storia, le ricchezze culturali, architettoniche, artistiche ed ambientali e di promuovere l’attività fisica dei cittadini visto che il 2 Giugno l’iniziativa coincide con la Giornata nazionale dello sport.
La partecipazione alla manifestazione è gratuita ma occorre prenotare inviando un messaggio al numero 3939365509 indicando il proprio nome e cognome entro il 30 maggio.
Il programma dell’iniziativa, un vero e proprio campus di camminata sportiva, prevede l’attraversamento dell’Anello di Forca di Presta.
Si partirà dai 1.584 m del Valico di Forca di Presta. Dopo aver costeggiato il monte Forciglieta, con affaccio sulla Piana di Castelluccio, si raggiungerà il valico del monte Pellicciara per poi giungere al rifugio Belvedere (1.683 mt). A seguire ritorno a Forca di Presta su Sentiero per tutti.
Si tratta di un Sentiero di tipo E, con dislivello di circa 100 mt, una lunghezza di 7 chilometri ed un tempo di concorrenza di 7 chilometri. Sono consigliate scarpe da trekking.