RisorgiMarche torna con Levante
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RISORGIMARCHE TORNA SUI PRATI CON LEVANTE:
LA CANTAUTRICE IN CONCERTO PER 1.000 SPETTATORI
IL 31 AGOSTO TRA I COMUNI DI SARNANO E AMANDOLA
Sarà un ritorno sui prati al femminile quello che segnerà la chiusura della quinta edizione di RisorgiMarche. Martedì 31 agosto, in località Fontanelle tra i Comuni di Sarnano e Amandola, il festival ospiterà la cantautrice siciliana Levante con il suo tour “Dall’Alba al Tramonto LIVE”.
Considerata l’unica artista italiana in grado di condensare in sé la cantautrice impegnata e l’icona pop, tracciando una strada mai battuta, Claudia Lagona - in arte Levante - ha pubblicato quattro album di grande successo, calcato centinaia di palchi in Italia e in Europa, ed è stata giudice del programma tv X Factor, oltre che in gara a Sanremo 2020 con un brano presto divenuto una hit. Oltre alla carriera musicale, Levante è anche una scrittrice affermata: per Rizzoli ha pubblicato tre romanzi.
I biglietti per il concerto di Levante sono già acquistabili on line sul circuito Ciaotickets al seguente link https://www.ciaotickets.com/biglietti/levante-risorgimarche-2021
L’apertura dei punti vendita, invece, partirà alle ore 12:30 di martedì 20 luglio.
Ad annunciare il nuovo evento sono Neri Marcorè e Giambattista Tofoni, rispettivamente direttore artistico e direttore esecutivo della manifestazione nata a sostegno delle comunità colpite dai terremoti del 2016.
“RisorgiMarche non poteva che ritornare alle proprie origini - ribadisce Marcorè -, a quel format che ha sempre visto una piena simbiosi tra pubblico, artisti e natura. E ospitare un’artista creativa e sensibile come Levante è per tutti noi motivo di orgoglio, la spinta giusta che ci rimetterà in cammino a fine agosto lungo quei sentieri che hanno segnato la nostra storia e, soprattutto, la storia di questi territori meravigliosi. Un ringraziamento speciale va ai Comuni di Sarnano e Amandola, sempre propositivi e collaborativi, con i quali si è instaurato un rapporto di fiducia che, ne siamo certi, permetterà di garantire ulteriori proposte culturali di alto livello”.
“Come accaduto anche per altre importanti manifestazioni nazionali, che insieme a RisorgiMarche hanno dato vita alla rete italiana dei festival in montagna - ricorda Tofoni - abbiamo lavorato convinti di tornare a rivivere quella dimensione che, prima dell’emergenza sanitaria, aveva permesso a decine di migliaia di persone di scoprire luoghi incantevoli dell’area montana. Torniamo a farlo insieme a Levante, ovviamente nel pieno rispetto delle normative vigenti e, come avvenuto in tutte le precedenti edizioni, del luogo che abbiamo scelto e che già nel 2019 aveva visto protagonista Marco Mengoni di un’indimenticabile giornata”.
“Sin dalla prima edizione abbiamo sempre aderito con entusiasmo - rimarca Luca Piergentili, sindaco di Sarnano - perché abbiamo compreso l'importanza di RisorgiMarche, rimasta la stessa nonostante la manifestazione si sia nel tempo evoluta. Il fatto di portare gente nel nostro territorio ci fa assolutamente piacere. Inoltre, il nostro sarà l'unico concerto che si svolgerà con la vecchia modalità, in un luogo bellissimo e immersi nella natura. Non vediamo l'ora di accogliere chi vorrà venire a trovarci, approfittandone per vedere le altre attrattive che ha il nostro paese dal punto di vista ambientale e storico. Ringrazio Marcorè e Tofoni per quanto fatto in questi anni e per quello che stanno facendo in questa quinta edizione”.
“Voglio esprimere il piacere e la felicità per il fatto che RisorgiMarche torni nella montagna dei Sibillini - prosegue il primo cittadino di Amandola, Adolfo Marinangeli -. Con l’organizzazione c’è sempre stato un rapporto ottimo e anche quest’anno è stata riconfermata la grande attenzione per le aree del cratere sismico. Sarà un ulteriore segnale di amicizia e di vicinanza, anche con il collega Piergentili con il quale si rinnova un accordo che ci ha portato a vivere una tappa stupenda nel 2019, sintomo di una rete della montagna sempre più efficiente. RisorgiMarche, inoltre, ha fatto conoscere le nostre zone come non avrebbe fatto nessun altro e per questo come Amministrazione comunale abbiamo scelto di fare sforzi importanti per accoglierla sin dal 2017. Purtroppo, lo scorso anno per motivi burocratici non è stato possibile, ma adesso siamo pronti a goderci una giornata che si preannuncia straordinaria”.
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RisorgiMarche - Festival di solidarietà per la rinascita delle comunità colpite dal sisma
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Camminata al tramonto lungo i sentieri della Sentina
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Il 24 luglio la “Camminata al tramonto lungo i sentieri della Sentina”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO - L’Associazione il Marcuzzo e l’Unione Sportiva Acli Marche organizzano, per sabato 24 luglio, a partire dalle ore 19,00 la “Camminata al tramonto lungo i sentieri della Sentina con visita alla storica Torre sul Porto” .Saranno percorsi alcuni sentieri della Riserva Naturale della Sentina per poi arrivare alla torre dove si potranno ammirare i laghetti con la fauna ricca di diverse specie di uccelli, e la variegata flora presente negli ecosistemi dunali, negli ambienti umidi retrodunali e nelle zone salate retrodunali e la famosa liquirizia.
La partenza avverrà dall’ingresso sud del Campo Ciarrocchi della Sentina Porto d’Ascoli, dopo registrazione e raduno degli aderenti.
La partecipazione è gratuita, per partecipare occorre inviare un messaggio tramite WhatsApp al n° 393 9365509, le ore 19,00 del giorno prima
La manifestazione è organizzata applicando il protocollo e le linee guida di USAcli Nazionale di contenimento Covid19.
Inoltre al termine della camminata, per chi vorrà, si potrà assistere presso il giardino “Creuza de Ma” alla manifestazione “In canoa al chiaro di Luna” con concerto musicale (ad ingresso libero), organizzata da Lega Navale Italiana di San Benedetto del Tronto.
Alla realizzazione dell’iniziativa hanno collaborato Coop Alleanza 3.0, il Centro PortoGrande, l’Associazione Sentina, la Lega Navale Italiana, Okay Group, FAI Giovani di San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno per la loro descrizione dell’area e della storia e caratteristiche della Torre sul Porto
Raduno di Auto e Moto d’Epoca - Folignano
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La Parrocchia San Gennaro di Folignano (AP), con la collaborazione del Club Auto e Moto d’Epoca Picenum, Associazione Ap events e con il patrocinio del comune di Folignano organizzerà il giorno 25 luglio 2021 il Raduno di Auto e Moto d’Epoca, a partire dalle ore 8.00.
Di seguito il programma dell’evento
ore 8.00 Inizio raduno da Viale Genova - Folignano, in seguito la carovana giungerà in tutte le frazioni del territorio comunale ;
Ore 9.00 Taglio del nastro con presenza delle autorità
• ore 12.00 S. Messa a Folignano
ore 13.00 Pranzo presso Hotel Miravalle - Pianoro San Marco
Ringraziando per la cordiale attenzione, siamo felici di invitarvi all’evento.
Se vi fa piacere, vi chiediamo di condividere la notizia presso i vostri mezzi di comunicazione.
Restiamo a disposizioni per eventuali comunicazioni.
Cordiali saluti.
Referenti e contatti:
Mirko Peci
cell. 340/5002399
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Emidio Bollettini
cell. 348/4612202
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Daniele Ricciotti
Cell. 388/1026418
Cromatismi taroccati - di Vittorio Camacci
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Mentre le macerie ancora ostruiscono quasi tutti i paesi, mentre gli allevatori protestano perché manca l'acqua per le bestie e continua a non piovere, mentre lo spopolamento dell'Appennino continua ed i giovani sono costretti ad andare altrove perché non trovano lavoro, mentre la ricostruzione è partita solo per alcuni "predestinati", tutte le attrazioni sono concentrate sulla "fioritura di Castelluccio".
A cinque anni dal sisma che ha devastato la dorsale appenninica tra Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria è tempo di tornare a pensare al futuro di questa terra è, soprattutto, tempo di dare nuova voce alle vittime del terremoto. Nei centri storici più importanti è già stato fatto molto, si vedono tanti cantieri ed il ritorno alla normalità si fa sempre più concreto. Nelle frazioni, invece, la situazione è disperata, la ricostruzione è ancora un miraggio per molti.
Questi paesini, un tempo ridenti e pieni di vita, sono sempre circondati da una natura sorprendente, ma di fatto sono quasi del tutto rasi al suolo, con le case ancora dilaniate, le chiese diroccate, con le erbacce che crescono ovunque. Questo spettacolo non costituisce una bella immagine del territorio e non è un invito a tornare. Non riaprono gli agriturismi ed i bed & breakfast, non riaprono gli alimentari ed i bar, non ci sono case in affitto per l'estate.
Tutto questo crea il problema della disoccupazione, per cui tanti giovani non trovano stabilità. Allora ci si aggrappa all' unico fenomeno naturale che crea un movimento di massa: l'arci-famosa e mitica "Fioritura della Piana di Castelluccio". Tutti puntano sul passaggio dei veicoli in transito verso la fioritura colorata dei piani e così lo spettacolo cromatico, spesso taroccato in modo inverosimile sui social, è diventato un durissimo braccio di ferro tra i Comuni della zona, è scoppiata la guerra degli accessi alla Piana ed i vari satrapini locali si sono ritrovati ancora una volta sulla breccia, hanno di nuovo cavalcato l'onda per trasformare un semplice caso di destinazione turistica delle aree di sosta che avrebbe dato a tutti la possibilità di guadagno, sfruttando adeguatamente il flusso turistico, in un caso di semplice strumentalizzazione politica in cui tutti fingono un assurdo campanilismo non più adeguato in questi tempi di globalizzazione.
Ed ecco, allora, che l'autentico spettacolo naturale, dal profondo fascino, che va dal rosso dei papaveri al blu dei fiordalisi della "fioritura" diventare una specie di guerra di proclami ed accuse per accaparrarsi l'ambito transito turistico, visto non come caotico ed inquinante elemento di disturbo, ma come nuovo Eldorado del post-pandemia. "Quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito", diceva il vecchio adagio di un saggio dell'antica Cina. Infatti, tutto ciò non è che un piccolo problema, un semplice palliativo che non va a risolvere la grande questione che da cinque anni ha messo in ginocchio l'economia e la vita dell'Appennino Centrale. Questa è la prova che non si vuole risolvere il problema alla fonte ma si vuole trasformare la nostra terra in una specie di luna park naturalistico, passando da un'economia basata sull'attività agro-silvo-pastorale ad un'altra più adatta alla civiltà dei consumi: il turismo "usa e getta".
Una storia che solo chi viene qui può raccontare e che ci porterà ad un nuovo futuro, ad una diaspora, a nuovi insediamenti e ad una colonizzazione di convenienza che niente ha a che fare con i vecchi insediamenti funzionali. Chi vivrà vedrà...
Vittorio Camacci