Antiche strade - di Vittorio Camacci
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I romani furono i più grandi costruttori di strade che permisero di collegare rapidamente le città conquistate di tutto il bacino mediterraneo e di tutto l'impero. Essi tracciarono circa 100.000 chilometri di percorsi lastricati e altri 150.000 di terra battuta, sufficientemente larghi e adatti al transito dei carri. Le più importanti vie come la Flaminia, l'Appia, l'Aurelia, la Cassia, l'Emilia, la Salaria ecc. partivano da Roma nel sito di un Foro in cui era eletta una colonna di Bronzo Dorato denominata "Miglio Aureo", su cui erano incise le varie distanze da quel punto fino al limite estremo di ogni strada. Lungo il percorso nacquero Vici, Pagus (centri abitati e Statio (stazioni di sosta) dove i viandanti potevano albergare, cambiare i cavalli e riparare i carri.
Agli inizi le strade furono costruite per assolvere a funzioni prettamente strategiche, ovvero per facilitare l'esercito nella conquista delle colonie. La costruzione di una strada aveva come priorità assoluta il raggiungimento più rapido della meta, mentre la tecnica costruttiva era veramente geniale e si adeguava alla natura dei territori attraversati. Ogni strada presentava tre elementi tecnici fondamentali: 1) una massicciata di base formata da grosse scaglie di pietra; 2) un nucleo intermedio fatto di sabbia e pietrisco rullati e battuti con pesanti rulli; 3) il rivestimento esterno realizzato con l’impiego di grossi lastroni, di pietra calcarea o silicea, affondati in un letto di sabbia. La carreggiata era ovviamente curvata ad arco, con il punto più elevato al centro e pendenze verso i due lati per favorire il flusso delle acque piovane. Accanto a queste strade ve ne erano alcune che non avevano massicciata ed erano lasciate a fondo naturale di terra; queste erano chiamate "Viae Terraneae".
I romani, per attraversare i fiumi e le ampie valli, furono anche artefici della costruzione di ponti e viadotti, mentre raramente ricorrevano alle gallerie. Tra queste strade, la più antica fu senza dubbio la via Salaria, così chiamata per via del trasporto del sale, certamente la prima "Consolare" che collegava Roma al mare Adriatico. Uscita dall'Urbe, raggiungeva prima l'antica Rieti (Reate), storica capitale della Sabina, poi le terme di Cotilia, sorgenti di acque acidule, solforose e ferrate, come testimoniano le ville di Tito e Vespasiano, attraversando così le impervie gole del Velino con strettissimi passaggi tra le dure e spigolose rocce su alti strapiombi a picco sul fiume. Successivamente la strada scavalcava lo spartiacque tirreno-adriatico e cominciava a scendere l'ampio altipiano della Conca Amatriciana per poi proseguire nella valle del Tronto attraversando Accumoli, Ad Martis (l' odierna Tufo) , Pescara del Tronto, Surpicanum (una statio - stazione di posta che si trovava in corrispondenza della Chiesa di San Salvatore dove si trovava il bivio della Salaria Gallica per Firmum) , Ad Centesimum (statio romana nei pressi dell'attuale Trisungo) , Quintodecimo, Acquasanta Terme (Ad Aquas), fino a giungere Ascoli Piceno (Asculum) ed infine il mare Adriatico in località Castrum Truentinum (l' odierna Martinsicuro). La Salaria è esplicitamente nominata da Cicerone nel 44 a.C..
Pochi decenni dopo, l'imperatore Augusto promosse imponenti lavori pubblici per migliorarne la viabilità dal punto di vista infrastrutturale (una prova tangibile di questi lavori è documentata dal cippo miliare in travertino di Trisungo, con iscrizione latina, datato 15/16 a.C. / 738-9 di Roma, rinvenuto nel 1831 nell'alveo del Tronto segnante il 99° miglio da Roma). Nella nostra valle a causa delle caratteristiche naturali del territorio, la via seguiva un percorso obbligato, con passaggi difficoltosi fino all'odierna Mozzano. Una volta giunta a Castrum Truentum , la Salaria si divideva : verso sud proseguiva fino ad Hadria (Atri) e verso nord fino ad Ancona con il nome di Salaria Picena.
La Salaria dava inoltre vita ad una serie di itinerari secondari, che congiungevano le città dell'entroterra marchigiano meridionale, secondo la direttrice sud-nord. Questa complessa rete viaria prendeva il nome di Salaria Gallica e la diramazione più importante di questa via si staccava, appunto, nel nostro territorio a Surpicanum. Questa antica "statio" (stazione di sosta) sorgeva vicino le rovine dell'attuale Chiesa di San Salvatore, prima ancora Santa Maria della Pieve, che aveva nelle immediate vicinanze delle costruzioni. Infatti nel tardo medioevo la statio romana era diventata l'Hospitale di Santo Spirito, riconoscibile con la croce di Lorena scolpita sull'architrave di volta, posta al vertice dell'arco d'ingresso. Si trattava di un edificio che non aveva perso l'antico compito, infatti dette assistenza e ricovero ai viandanti ed ai pellegrini fino al novembre del 1681. Apparteneva all'ordine degli Ospitalieri di Santo Stefano di Sassia (fondato nel 1195 da Guido di Montpellier) che per alcuni secoli gestì numerose "Tavole di Santo Spirito" (ricoveri) lungo la Salaria. La Salaria Gallica risaliva l'attuale Fosso delle Pianelle, passando per Piedilama e Pretare fino a Passo Galluccio dove attraversava i Sibillini transitando per Balzo di Montegallo, Montemonaco, Montefortino, Amandola continuando poi fino ad Urbs Salvia (Urbisaglia) raggiungendo infine Aesis (Jesi) dove si riallacciava al ramo meridionale della Flaminia per arrivare a Senigallia. Da Amandola un ulteriore diverticolo si immetteva nella Valle del Tenna e raggiungeva Castellum Firmanorum (Porto San Giorgio) passando per Falerio Picenus (Falerone) e Firmum (Fermo).
Ecco perché Salaria Gallica: il nome Senigallia fa riferimento ai Galli Senoni del capo tribù Brenno che nel IV secolo a.C. ne fondarono il primo nucleo abitativo su una bassa collina fronteggiante il mare, a nord del fiume Esino, dove si erano stanziati dopo la conquista del nord-Italia.
Vittorio Camacci
Salute e cultura a braccetto a Offida - si parte il 14 Giugno
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OFFIDA – Anche nel 2022 salute e cultura andranno a braccetto con una serie di appuntamenti che si svolgeranno nei mesi di Giugno, Luglio ed Agosto.
Si tratta di una serie di iniziative sportive e culturali gratuite con la presenza di una guida turistica.
Il primo appuntamento è fissato per martedì 14 giugno alle 18 con partenza davanti al Santuario del Beato Bernardo ad Offida ed un percorso da attraversare nel quale si parlerà di “Le tracce ed i segni degli ordini religiosi ad Offida”, in particolare dei francescani, dei benedettini e degli agostiniani.
“Dopo il successo della scorsa estate – dice l’assessore al turismo ed allo sport del Comune di Offida avv. Cristina Capriotti – si consolida e conferma la collaborazione con l’U.S. Acli Marche attraverso 4 interessanti appuntamenti sportivo/culturali che consentono di approfondire la conoscenza e la cultura dei luoghi, attraverso tour di valorizzazione tematici che ci rendono davvero orgogliosi dei luoghi abitati. Si tratta di un’occasione per i residenti di consapevolizzare le proprie bellezze e una piacevole occasione per turisti e visitatori esterni di apprezzare le peculiarità del Borgo di Offida”.
La partecipazione ai vari eventi (gli altri ci saranno il 12 luglio alle 18, il 2 agosto alle 21 ed il 30 agosto sempre alle 21) è gratuita.
“Salute in cammino per la cultura” è promosso da U.S. Acli Marche col sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno e del Comune di Offida, assessorati al turismo ed allo sport.
Per la manifestazione di martedì 14 giugno, dedicata agli ordini religiosi, occorre prenotare entro il 13 giugno inviando un messaggio con nome e cognome di chi partecipa e la data dell’iniziativa al numero 3939365509. E’ previsto un tetto massimo di 50 partecipanti.
Si consiglia di portare una bottiglietta d’acqua e di indossare abbigliamento e calzature comode.
61^ Coppa Teodori
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LA 61^ COPPA TEODORI E’ STATA PRESENTATA NELLA SEDE DELLA REGIONE MARCHE
La cronoscalata ascolana, tra i principali eventi sportivi 2022 della Regione, si disputerà nel fine settimana 24-26 giugno
Ancona - La cronoscalata automobilistica ascolana Coppa Paolino Teodori, valida per l’International Hill Climb Cup e il Campionato Italiano Velocità Montagna, è stata presentata presso la sede della Regione Marche a Palazzo Raffaello. Hanno fatto gli onori di casa gli assessori allo sport Giorgia Latini ed al bilancio Guido Castelli.
Giorgia Latini ha aperto così: “E’ un evento importante per tutto il territorio regionale. Questa presentazione testimonia la vicinanza e l’attenzione dell’Amministrazione Regionale ad un evento che da visibilità alla nostra regione anche in chiave turistica.”
Castelli, particolarmente vicino alla manifestazione durante i suoi mandati da sindaco, ha espresso la soddisfazione per la presentazione nella sede regionale: “E’ una manifestazione tra le più prestigiose del Piceno, che attira numerosissimo pubblico e che rende protagonista un territorio su cui la Regione sta lavorando intensamente per un importante rilancio.”
L’intervento dello staff organizzatore è partito dal presidente dell’Automobile Club Ascoli Piceno-Fermo Ivo Panichi: “Ringraziamo le istituzioni che ci appoggiano, abbiamo una positiva collaborazione attorno a noi, grazie al nostro evento. Il merito è loro, di quel gruppo di numerosi volontari che riescono con grande impegno ad allestire e far disputare un evento così importante. Ci diamo un gran da fare per far procedere l’evento nella massima sicurezza possibile, che viene prima di tutto.”
A seguire il presidente del Gruppo Sportivo AC Ascoli Piceno Giovanni Cuccioloni: “Devo mettere in evidenza la positiva collaborazione nata dalla passata edizione con l’Associazione Terra Piloti e Motori. Per la nostra gara, le 61 edizioni che raggiungeremo a fine giugno sono davvero tante. Noi abbiamo raccolto l’impegno con entusiasmo dai nostri predecessori e contiamo di proseguire per altri venti anni… poi la manifestazione dovrà naturalmente proseguire. Il seme piantato ha dato i suoi frutti e stiamo cercando di farlo crescere ulteriormente. La gara è valida per la Coppa Internazionale della Montagna, per l’Italiano e il Trofeo Nazionale della Montagna zona Centro. Confidiamo di avere la massima partecipazione di piloti, sappiamo di avere ottenuto quasi il sold-out nelle strutture ricettive della città. Proprio ieri in Val Camonica (sede di una gara di Campionato) ho potuto constatare che i piloti stanno trovando difficoltà per la sistemazione alberghiera. La scorsa edizione abbiamo avuto il piacere di ospitare per primi nel calendario nazionale il pubblico, anche se con una decisione degli enti preposti all’ultimo minuto che non ha permesso il solito afflusso record. Pensiamo di poterlo avere questa volta, e sarebbe un motivo in più di soddisfazione, la presenza dei grandi campioni ci assicura inoltre uno spettacolo sportivo di primissimo livello.”
Alessandro Rinolfi ha portato il saluto dell’Associazione Terra Piloti e Motori: “Siamo nati quattro anni fa, l’idea è nata al nord della Regione ma a vantaggio di tutto lo sport motoristico marchigiano. Cerchiamo di sostenere e patrocinare tutte le manifestazioni, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche nel significato dell’ospitalità, del turismo, della conoscenza del territorio. Per questo abbiamo anche promosso percorsi turistici adatti per le auto e per le moto, per far conoscere il nostro territorio regionale, per mezzo anche di accordi con le strutture ricettive. La sinergia che abbiamo creato con gli organizzatori di Ascoli Piceno era doverosa, per l’importanza della Coppa Teodori.”
Il presidente di CONI Marche Fabio Luna: “Grazie a tutti i protagonisti per il grande impegno dedicato nell’organizzare un evento così importante che è diventato negli anni per storia e caratura sportiva, un orgoglio per tutta la Regione. Siamo felici di aver presentato questa manifestazione sportiva tra le 11 più importanti delle Marche al recente BIT di Milano.”
L’assessore allo sport di Ascoli Nico Stallone: “La Coppa Teodori è il nostro evento sportivo più importante, fa parte della nostra storia e va ricordato che siamo stati accolti anche nell’Associazione Città dei Motori. Alla fine dello scorso anno abbiamo voluto conferire un Oscar cittadino alla memoria ad Elio Galanti, presidente dell’Automobile Club recentemente scomparso, al quale dobbiamo dire grazie anche per l’ottimo contributo che ha dato per i passaggi nel piceno di diverse edizioni della Mille Miglia rievocativa. Una positiva menzione va anche per il notevole movimento di praticanti locali nell’automobilismo, che trascina la passione e l’entusiasmo di tanti.”
Un pensiero anche da parte di Fabio Paci, vicepresidente della Fondazione Carisap: “La Fondazione sostiene la Coppa Teodori da un ventennio: è patrimonio e vetrina. E’ un grande patrimonio anche per tutti i marchigiani: è in grado di attirare la partecipazione di 250 piloti, 1000 addetti ai lavori ed è vetrina internazionale per il nostro territorio anche grazie alle dirette televisive. Volevo spendere una parola per l’ideatore della gara Paolino Teodori che a fine anni ’50 ha lanciato questo progetto che ha potuto seguire per poche edizioni, ma sarà sicuramente orgoglioso di quanto le organizzazioni che sono venute successivamente sono state in grado di farla crescere. Come Fondazione Carisap siamo presenti e lo saremo sempre.”
E’ intervenuto anche Paolino Teodori, nipote dell’ideatore della manifestazione e fiduciario provinciale Acisport: “L’evento ha sempre molto appeal da parte dei piloti partecipanti ed è frutto dell’instancabile impegno del Gruppo Sportivo e dell’Automobile Club. Siamo una forza per il nostro territorio, con una spinta che dobbiamo continuare ad avere per esprimerci sempre al meglio nella qualità organizzativa. Ringrazio personalmente tutti coloro che ci stanno vicini, gli sponsor, gli amici e soprattutto gli Enti locali, che ci permettono di mostrare con le qualità che mettiamo in campo, l’ospitalità e la piacevolezza del nostro territorio.”
Le iscrizioni alla gara stanno arrivando numerose alla segreteria del Gruppo Sportivo AC Ascoli Piceno. Nelle prossime settimane che precedono l’evento verranno diffusi ulteriori dettagli e notizie su questa 61^ edizione della Coppa Paolino Teodori, che ha l’importante supporto della Regione Marche, dell’Amministrazioni Provinciale e Comunale di Ascoli Piceno, oltre al sostegno di Fondazione Carisap e dell’Associazione Terra Piloti e Motori.
Sul nuovo sito coppateodori.org è disponibile la completa documentazione e sono presenti tutte le informazioni relative alla gara.
ufficio stampa GS AC Ascoli Piceno - Giuseppe Saluzzi - tel. 3356175593 - 1 giugno 2022
http://www.gsacascoli.org http://www.coppateodori.org
Siamo tornati!!
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