Occhio alla cicca approda nel litorale ascolano
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alle 12 a Grottammare presso il Ristorante Chalet Nord Est
alle 18 presso lo stabilimento balneare Gabry di Cupra Marittima
domenica 4 luglio alle 11.30 presso lo chalet La Bussola.
Occhio alla cicca approda nel litorale ascolano!!!Il progetto che coniuga sostenibilità ambientale e sociale dalla Lombardia giunge nelle coste marchigiane.
Ideato dalla associazione 5R zero sprechi di Brescia in collaborazione con i Lions International, prevede il riutilizzo e la trasformazione di custodie per occhiali in porta cicche. Le custodie di occhio alla cicca provengono da un circuito solidale di cui i Lions International sono promotori in tutto il mondo.
L' attività dei Lions infatti è volta a donare la vista a grandi e bambini nel mondo attraverso la donazione di occhiali. Per ottimizzare le spedizioni , le custodie vengono escluse e grazie al progetto occhio alla cicca, ricevono una seconda vita assumendo al tempo stesso un importante significato nella lotta contro la dispersione dei mozziconi a terra, un rifiuto inquinante e dannoso frutto di comportamenti disattenti ed incuranti e che possono essere modificati attraverso una maggior sensibilizzazione ed attenzione per tutti quei gesti quotidiani che di ripercuotono sugli ecosistemi e sulla biodiversità.
L' utilizzo sempre maggiore di portacicche rappresenta un' abitudine che può e deve divenire parte della quotidianità dei fumatori.
Il 3 luglio alle ore 18 presso lo stabilimento balneare Gabry di Cupra Marittima verrà presentato attraverso una conferenza stampa il progetto " occhio alla cicca".
A seguire verrà organizzato un aperitivo senza plastica usa e getta per celebrare la giornata del 3 luglio, una storica data nella quale in nostro Paese si trova a recepire la direttiva Europea Single use plastic che mette al bando diversi manufatti usa e getta in plastica. Attraverso le iniziative del 3 e del 4 luglio vogliamo cogliere l' occasione per stimolare comportamenti virtuosi in grado di favorire il passaggio dall'era dell' usa e getta causa di spreco di risorse preziose , di inquinamento ecosistemico e minaccia per la biodiversità a modelli di consumo e comportamenti il grado di preservare l' ambiente e sviluppare al tempo stesso inclusione sociale ed una visione comune volta ad affrontare le nuove sfide che ci attendono.
Sostenibilità ambientale e sociale non possono essere disgiunte.
Occhio alla cicca unisce questi aspetti sia per il circuito in cui si inserisce sia per il percorso che è riuscito a costruire nel suo cammino.
Le custodie che verranno date in dotazione agli stabilimenti balneari della costa marchigiana che ne hanno fatto richiesta, sono state lavorate attraverso laboratori che hanno coinvolto la cooperativa lella 2001 una realtà territoriale che ospita ed accoglie ragazzi minori provenienti da paesi esteri. i ragazzi ospiti della struttura hanno contribuito a lavorare le custodie di occhio alla cicca rendendosi parte attiva in un percorso di educazione ambientale e di stimolo al cambiamento, al quale hanno partecipato con entusiasmo e creatività.
Vi aspettiamo al conferenza stampa indetta alle ore 18 del 3 Luglio presso lo stabilimento Gabry di Cupra Marittima.
Il progetto verrà presentato anche sabato 3 luglio alle 12 a Grottammare presso il Ristorante Chalet Nord Est e domenica 4 luglio alle 11.30 presso lo chalet La Bussola.
Salute in cammino anche ad Offida
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Dal 6 luglio partono le camminate culturali dell’U.S. Acli Marche
OFFIDA – Dal 6 luglio prenderanno il via 4 camminate culturali organizzate nell’ambito delle attività del progetto “Destinazione benessere Offida sport 2021” promosso dall’assessorato allo sport del Comune di Offida e cofinanziato dalla Regione Marche, ai sensi della L.R. 5/2012 ed in particolare dalla misura 7 della Deliberazione di Giunta Regionale 868/2020.
Il primo appuntamento con l’iniziativa “Salute in cammino”, che abbina la promozione dell’attività fisica alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio, è fissato infatti per le ore 18 di martedì 6 luglio dal Santuario del Beato Bernardo ad Offida.
Si tratta di un evento sportivo e culturale gratuito con la presenza di una guida turistica abilitata. La prima iniziativa è denominata “Francescani, benedettini, agostiniani: le tracce degli ordini religiosi ad Offida” con un percorso predisposto dalla guida Valeria Nicu.
La partecipazione al tour culturale è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria con un messaggio al numero 393 9365509 entro il 5 luglio (indicando nome e cognome e data della camminata). E’ previsto un tetto massimo di 50 partecipanti.
Saranno applicati il protocollo e le linee guida U.S. Acli nazionale di contenimento Covid19.
Si consigliano abbigliamento e calzature comode e di portare una bottiglietta d’acqua.
In caso di pioggia la manifestazione sarà spostata ad altra data.
Le altre camminate culturali si occuperanno della storia e delle origini dei luoghi e della toponomastica di Offida, delle chiese scomparse di Offida, di Pietro Maggi “uno svizzero a Offida – architetto di teatri” e si svolgeranno il 20 luglio (ore 21), il 3 agosto (ore 18) ed il 24 agosto (ore 21) e saranno dirette anche dall’altra guida turistica Valentina Carradori.
Per ulteriori informazioni si possono consultare il sito www.usaclimarche.com o la pagina facebook dell’Unione Sportiva Acli Marche.
Non è solo pioggia - di Vittorio Camacci
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MIO PADRE
(tratta dalla raccolta Adusera 2013)
Mio padre lavorava la campagna
e non pensava mai alla fatica.
Mio padre poi amava la montagna
dagli usi e dalla costumanza antica
Mio padre aveva fatto l’emigrante
con la valigia di cartone rotta.
Mio padre forse era un po' ignorante
ma aveva sempre pronta la risposta
Mio padre aveva mani incallosite
il pane da nessuno ebbe in omaggio
Mio padre dalle energie infinite
di fronte alla vita dura ebbe coraggio.
Mio padre mi parlava molto poco
ma se parlava mi diceva il vero.
Con me lo porterò in ogni luogo
perché lui m' insegnò esser sincero.
Mio padre batteva la falce, servendosi dell’incudine e di uno speciale martello, quando ancora la rugiada copriva gli steli dell'erba e il sole, dietro la Pijeia, faceva capolino sulle chiome ammantate degli alberi di cerro. Metteva la lama della falce sul piano d'acciaio, la bagnava con lo sputo e con il martello la batteva, rendendone il filo tagliente come un rasoio da barba, un filo sottile, senza nessuna imperfezione, batteva a ritmo cadenzato per più di mezzora, poi lo rifiniva con una pietra particolarmente abrasiva, dalla forma ovoidale molto allungata e di pasta fine, che si chiamava "la cote" e per farla correre più velocemente sulla falce la bagnava con l'acqua presa da un corno rovesciato che aveva alla cintola. Mio padre batteva la falce tutte le mattine, prima di falciare strisce di prato, era il suo modo di pregare ad inizio giornata, una preghiera concreta e manuale dedicata alla Madre Terra. Da giovane aveva fatto il carbonaio, appena dopo la guerra, e da vecchio sognava sempre di ritornare là sui boschi d'alta montagna per fare di nuovo "piazze" di carbone, "ricacciando" legna con le bestie, accatastandola con un ordine ben preciso, a forma piramidale, ricoprendola poi di fogliame e terra per accendere un fuoco al suo interno.
E' difficile capire perché al termine dei suoi giorni sognasse quella vita di fatica, forse per riabbracciare una vigoria giovanile, forse per riappropriarsi di un'antica libertà. Si rivedeva il viso annerito dal carbone mentre con il bastone apriva piccoli cunicoli per far entrare l'aria nel cuore della catasta, creando una lenta combustione, sorvegliata giorno e notte, per tre settimane. Immagino la durezza della sua gioventù, interi giorni trascorsi ad abbattere alberi con un'ascia, spaccare legna e curare che il fuoco non ardesse troppo velocemente. Bastava una distrazione e tutta la fatica sarebbe svanita in cenere. Chissà se aveva il tempo di concedersi il lusso di sedersi per ammirare i caldi tramonti della Laga. Fu lui che m'insegnò a camminare sui sentieri di montagna, che, allora, non erano fatti per gli escursionisti. Erano una fitta rete di antiche strade, mulattiere o semplici passaggi nei boschi. Mi fece capire che tramite essi, per secoli, gli uomini si erano spostati, avevano attraversato i crinali e risalito le vallate, avevano trasportato carichi di merci sul dorso di cavalli, muli ed asini. Con essi si era mantenuta viva, per centinaia di anni, una civiltà che lui intuiva sarebbe scomparsa in pochi decenni. Capiva perfettamente che di questa civiltà era uno degli ultimi testimoni. Per me, lui era un uomo speciale, pieno di magia, specialmente quando da bambino mi portava sui pascoli e posava la giacca sull'erba per alzarla, poi, all’improvviso, facendo saltare in aria una miriade di grilli. Mio padre mi obbligava sempre ad una preghiera davanti alle croci di ferro o di legno dei crocicchi, è lì che il mio essere uomo ha preso il respiro della percezione dell'infinito, a cui non voglio e non posso dare risposta. Quella ce l'aveva lui con il suo amore per la vita di montagna, carica di momenti intensi e spirituali vissuti tra le forre e le cime. Un'esistenza piena di solitudini che il suo lungo vociare trasformava in gioia di vita accompagnata, quasi sempre, dal chiassoso scorrere dei ruscelli e dei fossi che allegravano le sue ore nei boschi. Chissà quante volte aveva camminato sotto la pioggia, che scendeva forte da nuvole scure, con il vento che scuoteva impetuoso le foglie degli alberi rendendole prigioniere dei suoi capricci. Oggi, riscoprendo questi sentieri, spesso, resto in silenzio, cerco di sentire i suoi pensieri, i fantasmi che gli danzavano dentro, dando irrequietezza alla sua anima.
Mio padre sapeva che sarebbe finita così... Mi manca la sua compagnia, la sua saggezza mentre percorro queste mulattiere, ormai immerse nel fitto dei boschi, piene di storie pronte ad essere svelate. Storie che conosco molto bene sono quelle di mio padre, dei miei avi, della mia infanzia, dove ho imparato a camminare in un ambiente meraviglioso, imprevedibile e sorprendente. Purtroppo ho sempre una strana fretta addosso, probabilmente ho solo voglia di scappare da certi ricordi e correre a casa prima che prendano il sopravvento. Intanto il tempo passa, scorrendo via, come il fiume Tronto lungo la vallata, facendo rumore dentro e fuori di me. Continuo a sentire la sua voce, anche se mi concentro sul rumore esterno delle foglie mosse dal vento o della pioggia che batte sulle rocce, una voce che cerco di esorcizzare, che ho dentro e che mi fa paura. Ora, mentre scendo verso il paese, sento gli occhi pesanti, qualcosa mi bagna il viso, non è solo pioggia...
(Non come chi vince sempre, ma come chi non s'arrende mai)
IL LUPO NON MANGIA L'INVERNO
( tratta dal libro Pastalocchie 2016)
(Non è la specie più forte a sopravvivere e nemmeno la più intelligente, sopravvive quella più predisposta al cambiamento. Dopo il tramonto c'è la notte... poi arriva sempre l'alba).
Mi chiedo se valga la pena di vivere
Tra questi morbidi avvallamenti montuosi.
Però sento che qui, per me è il posto giusto.
Qui sento attorno a me, dentro di me, come un coro di voci.
Sono di coloro che sono stati prima di me
Un silenzio di voci che bisbigliano
Potrei andare lontano, ma alla fine mi mancherebbe l’aria
E sentirei l’assenza di quel coro.
Essi sono i miei avi: mio padre, mio nonno e quelli prima di loro e i loro amici.
Queste voci non mi fanno sentire vecchio e mi danno saggezza antica.
Altrove la mia vita sarebbe superficiale ed insipida.
Rimarrei senza guida in questo lungo inverno carente di valori e virtù.
Vittorio Camacci
Risorgi Marche 2021 - gli appuntamenti
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RISORGIMARCHE, QUINTA EDIZIONE TRA CONFERME E NOVITÀ
IN CARTELLONE GUALAZZI, MOLINARI, CORSI, DI MARCO, EXTRALISCIO, RONDELLI, DI BONAVENTURA, BOSCHIERO E DONÀ
TRA I NUOVI FORMAT L’ANELLO CICLABILE E IL FESTIVAL IN UN GIORNO
Conferme. Nuovi format. E molto altro in cantiere. RisorgiMarche torna con un'edizione che punta ancora di più a ribadire la propria proposta solidale.
“Ci siamo ancora - afferma Neri Marcorè, ideatore e direttore artistico della manifestazione - e lo faremo con un programma di qualità grazie anche alla collaborazione dei Comuni e con l’entusiasmo che già lo scorso anno ci aveva permesso di raggiungere un grandissimo apprezzamento da parte del pubblico e delle comunità locali nonostante le restrizioni legate all’emergenza sanitaria”.
“Sin dalla prima edizione - aggiunge il direttore esecutivo Giambattista Tofoni - ci siamo concentrati su tre elementi chiave: solidarietà, inclusione sociale ed ecosostenibilità. RisorgiMarche è nato con l'obiettivo di creare economia per le aziende locali ed incentivare un turismo solidale nelle zone maggiormente colpite dai terremoti del 2016, aspetti che in questo 2021 implementeremo attraverso un programma articolato”.
Sarà anche un'edizione che guarda al futuro del festival, pronto a svilupparsi attraverso varie modalità: il concerto sui prati, il concerto nei borghi, il concerto escursione, l'anello ciclabile, il festival in un giorno e alcune tappe al di fuori del cratere ma sempre in linea con le finalità del festival.
IL PROGRAMMA
Il calendario, in evoluzione, dal 16 luglio al 31 agosto porterà RisorgiMarche in diverse località del territorio regionale, come spiega lo stesso Tofoni.
“Si parte dal Maceratese, venerdì 16 luglio, con il concerto di Raphael Gualazzi a Villa Fermani di Corridonia. Abbiamo voluto inaugurare questa quinta edizione con un artista marchigiano, tra i più apprezzati a livello internazionale, che si esibirà in piano solo. Giovedì 22 luglio faremo tappa a Tolentino presso il Castello della Rancia con il live estivo di Simona Molinari, per poi proseguire martedì 27 luglio a San Severino Marche con la nuova perla del cantautorato italiano, l’eclettico Lucio Corsi ed il suo progetto ‘Cosa faremo da grandi’. Mercoledì 4 agosto saremo a Offida, nella provincia di Ascoli Piceno, con il concerto ‘Quello che conta’, dove Ginevra Di Marco farà sue le canzoni di Tenco dando loro un nuovo abito musicale. Martedì 10 agosto tappa fermana con il trasferimento al Parco Fluviale di Monte Urano, dove ospiteremo gli Extraliscio e il loro ‘punk da balera’ con il progetto “E’ bello perdersi”. Due giorni dopo sarà la volta di Bobo Rondelli, recentemente insignito della Targa Faber alla carriera, che a Fiuminata, nel Maceratese, presenterà ‘Cuore libero’. Il 17 agosto, senza cambiare provincia, si farà tappa a Monte San Martino per ‘Il Festival in un giorno’ dove, a partire dalle ore 15 il borgo si animerà con tre concerti in tre suggestivi spazi. Aprirà la giornata il bandoneon di Daniele Di Bonaventura per poi lasciare spazio a due protagoniste del cantautorato italiano: Erica Boschiero con ‘Respira Duo’ e Cristina Donà con il nuovo progetto in duo ‘deSidera’.
Tutti i concerti sono pomeridiani.
Tra qualche giorno annunceremo altri appuntamenti: RisorgiMarche proporrà il 22 agosto il nuovo format dell’anello ciclabile, per proseguire il 29 con un concerto escursione nel territorio di Muccia (MC). Gran finale il 31 agosto con il ritorno sui prati montani”.
L'ANELLO CICLABILE
Partendo dalla considerazione che il pubblico in bici è cresciuto esponenzialmente nel corso del festival, si è scelto di sviluppare un evento speciale con la consueta collaborazione di Comuni ed associazioni del territorio.
“Noi stessi siamo appassionati del cosiddetto turismo lento - ribadisce Tofoni - e della ‘metafora del viaggio’ in bici, contemplativo e rilassante. Così, abbiamo pensato ad un percorso ad anello che intercetti 3 spazi in cui si svolgeranno 3 concerti replicati ogni 2 ore. Oltre all'anello centrale di circa 15 chilometri con un dislivello minimo, per i più allenati ed esperti sarà possibile vivere esperienze nei circuiti esterni grazie a proposte dei comuni, delle associazioni locali, delle guide cicloturistiche e altre realtà locali”.
IL FESTIVAL IN UN GIORNO
Altra significativa novità di questa edizione è ‘Il Festival in un giorno’. “Scegliamo un borgo, in accordo con l'Amministrazione comunale lo rendiamo completamente pedonabile per un giorno e proponiamo una serie di concerti negli spazi più suggestivi, dal pomeriggio alla sera, portando il pubblico ad assaporarne tutte le bellezze storiche, artistiche, architettoniche e paesaggistiche. La scelta è caduta sul meraviglioso borgo di Monte San Martino, che saprà regalarci emozioni indelebili”. Un’attività già posta in essere negli anni passati in alcuni appuntamenti del DopoFestival di RisorgiMarche.
EXTRA
Nel corso di una pandemia che ha completamente cambiato il quotidiano ed i confini della crisi, Marcorè e Tofoni hanno voluto ampliare la missione di RisorgiMarche, guardando oltre il cosiddetto cratere sismico. Ad ospitare il primo di questi appuntamenti sarà Monte Urano, il cui Comune finanzierà interamente il concerto degli Extraliscio che si terrà al Parco Fluviale Alex Langer.
“Vogliamo mantenere la nostra specificità, sviluppandola ulteriormente, nella direzione dell’ecosostenibilità e della solidarietà, senza snaturarci - sottolinea Marcorè -. Questo nuovo format prevederà la consueta contestualizzazione in luoghi di alta valenza ambientale e culturale, con attività collaterali, passeggiate ed uscite in bici”.
FURGONCINEMA
RisorgiMarche ha scelto di aprirsi anche ad un'altra forma d’arte: il cinema. “Negli anni abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro delle ragazze e ragazzi di Furgoncinema dell’Associazione AriStoria - spiega Tofoni - e di condividere con loro anche alcune stimolanti riflessioni sull'entroterra marchigiano. Ci fa piacere poterli sostenere contribuendo alla promozione del loro progetto dedicato anch’esso alle comunità e alla solidarietà”.
“La collaborazione tra FurgonCinema e RisorgiMarche - afferma Lorenzo Montesi dell’associazione Aristoria - rappresenta il connubio perfetto tra due realtà differenti ma simili. Ci unisce lo stesso spirito e lo stesso amore per il territorio. Siamo molto felici di festeggiare così la nostra quinta edizione di cinema solidale per l’Appennino. Nella prima edizione del 2017 non pensavamo di arrivare così lontano con il nostro furgone eppure in ogni tappa del giro abbiamo trovato voglia di rinascere e tante persone disposte a condividere le loro storie.”
IL RITORNO SUI PRATI
“Stiamo lavorando ad un ritorno sui prati montani a fine agosto, genesi e cuore di RisorgiMarche - annuncia il direttore esecutivo -, come una sorta di preludio a quello che tutti auspichiamo ci possa essere a breve: un ritorno alla normalità, con uno slancio positivo verso un futuro più ecosostenibile e solidale. E per dare ancora più respiro ai nostri propositi, nel mese di maggio abbiamo costituito la rete italiana dei festival in montagna insieme ad altre sette importanti realtà di altrettante regioni italiane.”
I BIGLIETTI
Come nella precedente edizione, per partecipare ai concerti di RisorgiMarche sarà necessario acquistare un biglietto con la possibilità di scegliere tra “solidale” a 5 euro e “sostenitore” a 20 euro. Gli incassi, anche quest’anno, verranno devoluti ai Comuni ospitanti.
I biglietti saranno messi in vendita a partire dalle ore 9 di lunedì 28 giugno nel circuito Ciaotickets.
SPONSOR / PARTNER / PATROCINI
L’edizione 2021, prodotta da TAM Tutta un'Altra Musica, è stata realizzata con il contributo di MiC (Ministero della Cultura), Regione Marche, Federcasse, Federazione Marchigiana Bcc e Supermercati Sì con Te, che in questi anni non hanno mai fatto mancare la loro vicinanza.
“RisorgiMarche è riuscito ad accendere maggiormente i riflettori sulle zone terremotate - afferma il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli - e a portare tantissime persone a scoprire i nostri meravigliosi territori grazie alla musica e allo spettacolo. Con la Giunta regionale, stiamo attuando un’azione politica su più fronti di forte valorizzazione dei borghi, dei centri storici e delle aree interne. Oggi, a cinque anni dal sisma e dopo il non facile periodo di pandemia, crediamo che RisorgiMarche vada pensato ed integrato nel più ampio lavoro di valorizzazione del territorio marchigiano e delle aree interne e terremotate che stiamo portando avanti. Ringraziamo Neri Marcoré e Giambattista Tofoni per l’organizzazione della quinta edizione del festival”.
"Vogliamo che RisorgiMarche sia parte integrante della più ampia azione di rilancio dei borghi e del territorio - aggiunge l’assessore alla Cultura della Regione Marche Giorgia Latini -, con eventi più a stretto contatto con le comunità, sempre nel pieno spirito di solidarietà e di promozione, per riportare quell'energia speciale anche dopo la pandemia. Il periodo che abbiamo vissuto ha fatto emergere nuovi paradigmi anche per quanto riguarda lo spettacolo dal vivo e il nostro modo di vivere gli eventi. RisorgiMarche saprà coniugare tutto questo e offrirci un'edizione con tante novità".
Importante il contributo degli sponsor privati, sempre vicini a RisorgiMarche: “Continuare a camminare insieme - afferma Sergio Gatti, direttore generale Federcasse -. Attraversando le comunità con la musica di qualità. Per il quinto anno consecutivo, le Banche di Credito Cooperativo italiane percorrono con il popolo di RisorgiMarche un nuovo tratto di strada. Un festival di “musica civile” itinerante che tiene alta l’attenzione sul valore delle comunità locali e sui problemi delle aree interne del Paese segnate, come in Centro Italia, da eventi drammatici come il terremoto a cui si è aggiunta la pandemia. Federcasse e la Federazione Marchigiana - in rappresentanza, rispettivamente, delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali di tutta Italia e delle Marche - confermano di credere in RisorgiMarche e nella magia della musica che rispetta l’ambiente e le identità dei territori. E confermano il proprio impegno per costruire insieme una ripresa partecipata. inclusiva e sostenibile. E attenta alla cultura.”
”È all’insegna della propria impronta territoriale che Sì con te sceglie di esserci - commenta Enzo Santoni, direttore generale di CE.DI. Marche -, in particolare in un periodo come questo che ha ridisegnato i limiti e ristretto i confini, in cui è fondamentale tornare a dar vita al mondo dello spettacolo per contribuire al nutrimento del tessuto socio-culturale e sostenere la riscoperta del territorio, attraverso momenti di condivisione. Condividere con i propri clienti il valore della vicinanza significa aver fatto una scelta consapevole e reciproca, orientata a valorizzare il patrimonio locale, in tutte le sue declinazioni”.
Fondamentale per la riuscita del festival la cooperazione dei Comuni di Amandola (FM), Arquata del Tronto (AP), Cingoli (MC), Corridonia (MC), Fiuminata (MC), Monte Urano (FM), Monte San Martino (MC), Muccia (MC), Offida (AP), San Severino Marche (MC), Sarnano (MC), Tolentino (MC), Treia (MC) ed altri che saranno annunciati nei prossimi giorni.
La manifestazione gode dei patrocini di Touring Club Italiano, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Unione Montana Potenza Esino Musone e Collegio Guide Alpine delle Marche.
Si ringraziano per il supporto tecnico Tombolini Motor Company, Azienda vinicola Le Caniette e Pallottini Antincendi.
Cartella stampa:
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