«Nonostante la crisi economica e la prima giornata della manifestazione segnata da tempo incerto, Templaria si conferma un gran successo». Così Lino Corradetti, Presidente Pro Loco Castignano, ha commentato la chiusura della XXII edizione di quella che è ormai diventata una manifestazione di punta dell’estate marchigiana. «Quest’anno – ha continuato Corradetti – Templaria ha registrato un totale di oltre 12.000 ingressi nel corso delle quattro serate: in aumento la presenza di nuclei familiari e di spettatori più attenti all’offerta culturale». Numerose le presenze straniere (soprattutto inglesi, francesi e tedeschi), e gli arrivi da gran parte del centro Italia, in particolare da regioni limitrofe, come Abruzzo, Umbria, Emilia Romagna e persino Toscana. Apprezzatissimo si è rivelato il libro Castignano e i Templari, a cura del prof. Girolamo Patrignani, pubblicato dalla Capponi Editore, che ripercorre il passato “templare” di Castignano, analizzandone le fonti storiche più accreditate e valutando le testimonianze ancora oggi presenti nella toponomastica e nell’architettura esterna del paese. Una esigenza resa improrogabile dalla curiosità di migliaia di visitatori che ogni anno prendono parte alla manifestazione, e che si chiedono su quali fondamenti storici sia basato il festival. Dopo il volano offerto da Giacobbo, che nella prima serata della manifestazione ha ripercorso alcuni passaggi cruciali della storia dell’Ordine Templare, il pubblico ha molto apprezzato lo spettacolo Orlando Furioso, messo in scena dalla compagnia perugina ATMO, che vanta esibizioni nelle maggiori piazze europee. Un festival al quale l’amministrazione castignanese continua a dedicare sempre più attenzione. Sono cresciuti di livello e professionalità i gruppi di figuranti locali –come gli sputafuoco, i monaci guerrieri, le streghe, le ballerine, i lebbrosi, i carcerati e il piccolo gruppo di domenicani- anche grazie alla preparazione curata durante tutto l’anno dalla scuola di teatro medievale Medio Tempora, sotto la direzione di Gianfranco Fioravanti, creata appositamente per formare i giovani del paese in vista delle future edizioni di Templaria. «Per quanto riguarda le compagnie teatrali professionali -continua Corradetti-, ha pagato la scelta di aver cambiato radicalmente l’offerta degli spettacoli, perché il pubblico può assistere a rappresentazioni diverse pur venendo a Templaria ogni anno». Una conferma si è invece rivelata la parte enogastronomica, seguita da Loreta Ciotti, che ha studiato ottime combinazioni di piatti speziati a base di cervo, cinghiale e capriolo con zuppe a base di cereali e legumi, secondo la cucina tipica medievale. Infine, anche l’allargamento del circuito interno alla manifestazione è stata vincente, evitando gli ingorghi di folla degli anni precedenti. Gremiti gli spazi per i più piccoli, con il teatro dei burattini e i laboratori della ceramica e della lavorazione della carta «la presenza sempre più consistente di nuclei familiari con bambini al seguito -conclude Corradetti- è la dimostrazione che Templaria è ormai diventata una manifestazione aperta a tutti, frequentata sia da un pubblico adulto, più attento all’offerta culturale ma anche interessato agli spazi ludici e di giocoleria estrema, sia ai bambini che per una sera possono, in sicurezza, vivere il fascino e la suggestione del medioevo». 

 

Claudia Colletta

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