COMUNICATO STAMPA


ministero2Il rinnovo automatico, ogni sei anni, è l’obiettivo nel mirino della Commissione Europea per i contratti di concessione dei beni demaniali marittimi relativi alla gestione degli stabilimenti balneari.
Se non si toglie questo automatismo, che ostacola la libertà di insediamento da parte di cittadini ed imprese dei paesi membri dell’Unione Europea, contrastando quindi con l’uguaglianza dei diritti dei cittadini europei, la Commissione Europea non rimuove la procedura d’infrazione promossa nel 2009 a danno dell’Italia, con probabili pesanti sanzioni pecuniarie.
Tale formulazione, inserita maldestramente nella finanziaria 2007 per compiacere le imprese balneari, in realtà ha acceso i fari della Commissione Europea ed ha chiesto allo Stato Italiano di rinnovarla.
Finchè non si rimuove la procedura d’infrazione non può nemmeno essere affrontata una riforma del regime concessorio  per gli stabilimenti balneari, anche in relazione ai canoni demaniali.
Tale precondizione - ribadita in ogni occasione di dibattito con gli imprenditori balneari dall’On.Ciccanti - è stata riproposta alla Commissione politiche comunitarie del Senato dal dimissionario Ministro Ronchi, con un emendamento soppressivo del comma 2 dell’art.1 del DL 400/93 e successive modificazioni ed integrazioni.
Preoccupati della situazione di stallo in cui versano le imprese balneari che non possono fare investimenti per rinnovare i loro stabilimenti, a causa del blocco dei rinnovi delle concessioni fino al 2015, una delegazione di balneatori e deputati, ieri, ha fatto il punto della situazione con il Capo Dipartimento Politiche Comunitarie dell’omonimo Ministero, Dott. Adam, il Direttore Generale Gaiani ed il Dott. Celeste, responsabile delle procedure d’infrazione.
Gli imprenditori degli stabilimenti balneari, che da anni lottano per sbloccare questa situazione, erano guidati dal Segretario Generale I.T.B. Giuseppe Ricci e dal Segretario Pietro Gentili, del Sindacato Italiano Balneari; mentre i Deputati che li accompagnavano erano Amedeo Ciccanti, che ha promosso l’incontro, Luciano Agostini ed il romagnolo Sandro Brandolini. L’impegno priorita' assunto dalla delegazione è stato quello di regolare la situazione con la Commissione europea, ma anche quello di farlo in fretta, soprattutto cercando uno strumento legislativo più veloce della legge comunitaria che si stà discutendo al Senato. La delegazione si e' ritenuta soddisfatta dell'incontro.

 

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