Io ricordo Mario Leoni
Io non ricordo da quanto tempo Mario non è più tra noi: a volte mi sembra un’eternità, a volte soltanto ieri..
Si, mi sembra ieri quando di questi tempi passava in piazza, con in mano una lampadina, un filo elettrico, o una pinza, sempre di corsa, pronto a risolvere qualsiasi problema elettrico.
Quante volte si è arrampicato sul palo appena alzato,per sciogliere le corde! perché lui era smilzo e si arrampicava con facilità sul quel palo stagliato contro il cielo.
Mario era anche il “fuochista di Spelonga”, a lui era affidata l’esecuzione dei “botti”, era lui che
scandiva le feste belle, che annunciava l’arrivo del palo, l’inizio della processione e tutti gli appuntamenti delle lunghe festività.
Per me, Mario era sinonimo di festa, per questo ora, ogni volta che sento un “botto” penso a lui, e me lo rivedo davanti agli occhi, con il suo modo di parlare così colorito, con la sua camminata veloce, con la sua generosità verso chiunque avesse bisogno di lui.
Ti ricordo con affetto, e ti ringrazio, ora per allora, per la tua amicizia.
Rita