Programma agosto 2010

 

1 agosto 2010 Palazzina Azzurra San Benedetto del Tronto ore 21,15
I Solisti Piceni
"Le più belle pagine del Musical"
a cura dell'Associazione Musicale Franz Schubert
 
 
4 agosto 2010 Chiesa S. Emidio Ascoli Piceno ore 21,15
Coro Teatro Ventidio Basso
I Solisti Piceni
"Missa Romana" di G. B. Pergolesi
 
 
6 agosto 2010 Palazzina Azzurra San Benedetto del Tronto ore 21,15
"Le Nozze di Figaro" di W.A. Mozart
I Solisti Piceni
a cura dell'Associazione Musicale Franz Schubert
 
 
12 agosto 2010 XV Rassegna Concertistica Picena - Ripatransone
Chiostro Rsa ex Ospedale
I Solisti Piceni
"Le più belle pagine del Musical"
a cura dell'Associazione Musicale Marchigiana
 
 
dal 19 al 21 agosto 2010
Palazzo Bice Piacentini Paese alto San Benedetto del Tronto
il 22 agosto 2010 giardino Palazzina Azzurra San Benedetto del Tronto
Festival "Liuteria per amore arte e scienza" - "Omaggio a Cesare Castelli 1912-2003"
I Solisti Piceni
a cura dell'Associazione Suoni dal Piceno
concerti:
19 agosto ore 21,30 "La chitarra classica - tecniche di costruzione e di esecuzione musicale" a cura di Luigi Sabbatini
20 agosto ore 21,30 "W.A.Mozart (Salisburgo 1756 - Vienna 1791) - Giuseppe Sieber (Praga 1754 - Offida 1801): i quartetti"
 

22 agosto 2010 ore 21,30 "Concerti doppi: per due violini di Bach - per due violoncelli di Vivaldi" Solisti Piergiorgio Troilo - Alberto Fabiani  violini / Daniela Tremaroli - Galileo Di Ilio violoncelli. Direttore Benedetto Guidotti
Omaggio al compositore Piceno Antonio Lozzi (1871 - 1943): Minuetto per archi. 
 

Associazione
“Suoni Dal Piceno 
I Solisti Piceni

IV Edizione del Festival

- Liuteria per Amore, Arte e Scienza   -
Musica e artigianato: tradizioni e cultura Picena

thumb_solisti_piceniCome tutti sanno, le Marche è una regione dove la passione per la musica e’ molto radicata, tant’è che nei secoli si è sempre  accordato costante favore alle rappresentazioni operistiche e strumentali.
 Questo fenomeno, testimoniato dagli innumerevoli teatri presenti nella regione (nel censimento del 1863 ne risultano 113), è sufficiente a spiegare come nel territorio vi sia sempre stata una cospicua richiesta di strumenti musicali.
Il nome di Giandomenico Poli, vissuto nel 1500, ci ricorda che ben cinque secoli or sono in Ascoli si costruivano violini. Altre testimonianze le abbiamo a Poggio di Bretta con Giuseppe Odoardi detto il “Villan d’Ascoli” e Antonio Odoardi detto “il Lanaro”, oltre che a Ripatransone con Pietro Paolo Desideri, liutai tutti attivi nella seconda metà del 1700.
Anche nell’800 la scuola picena è viva ed operosa con  Francesco e Giovanni Maurizi di Appignano del Tronto, Eugenio ed  Adelino Galeazzi di Ascoli, Raffaele Desideri di Ripatransone, Emidio e Costantino Celani (detti il “Turco”) di Ascoli, tutti artefici che hanno sviluppato una produzione numerosa, spesso anche per una clientela popolare. 
Nel filone sin qui descritto si collocano i liutai del ‘900: Cesare Castelli e Antonio Fabiani di Ascoli e Guido Leoni di San Benedetto del Tronto, sino ad arrivare ai nostri giorni con gli ultimi esponenti della scuola picena tra cui ricordiamo Piero Castelli, Ezio Tanzi, Luigi Ciotti, Remo Schiavi, Emidio Pignotti, Luigi Sabbatini, Walter Gentili e Albino Scarpantoni. 
E laddove si sono costruiti strumenti musicali nei secoli e’ perché c’e sempre stata un’utenza da soddisfare.
Solo per citare alcuni dei musicisti storici del piceno ricordiamo tra i violinisti Filippo e Vincenzo Boccabianca di Ripatransone, Guglielmo Neroni di San Benedetto, i numerosi membri della famiglia  Galeazzi di Ascoli, Gioacchino Micheli e Giuseppe Sieber di Offida, Gioacchino Pasqualini di Ascoli, Marco Speranza di Grottammare, Pisilani Flora di Castignano, Attilio Palermi di Ascoli; tra i violoncellisti citiamo Pietro Laureati di Grottammare, Emidio Neroni di San Benedetto, Vincenzo Cosmi, Giovanni e Vitalino Vitali di Offida, e tanti altri.
Nella storia appena accennata (numerosissimi sono gli autori che non abbiamo citato) trova il senso della manifestazione che andiamo a proporre. Studiare i fenomeni storici e le connessioni con il presente; diffondere le nostre tradizioni piu’ intime per creare la consapevolezza dell’identità territoriale.  
L’ultima Mostra, oltre alla consueta esposizione collettiva, è stata caratterizzata dalla presentazione di un omaggio al Liutaio sambenedettese Guido Leoni, scomparso nel 1978.
Anche quest’anno faremo un omaggio ad un altro liutaio storico del Piceno e cioè Cesare Castelli.
Cesare Castelli, deceduto il 4 dicembre del 2003, è il principale esponente della scuola Picena, figlio di una corrente  artigianale che prosegue ininterrotta dalla seconda metà del 1700 e tuttora rappresentata dal figlio Piero.   

 

 

Le sedi del Festival

Palazzo Piacentini
via del Consolato 12, Paese Alto San Benedetto del Tronto
Giovedì 19, Venerdì 20 e Sabato 21 Agosto 2010

Situato proprio nel cuore della zona antica della città, è stata la dimora della poetessa dialettale Bice Piacentini. Si sviluppa su ben tre piani e conserva alcuni affascinanti affreschi risalenti ai primi anni dell'Ottocento.
Attualmente è di proprietà del comune di San Benedetto del Tronto e ospita l'Archivio storico comunale e, dalla primavera 2009, anche la Pinacoteca del Mare.
La sezione espositiva più ampia e di maggior pregio della Pinacoteca è sicuramente quella attinente alla produzione di dipinti, fotografie e disegni dell'artista svizzero Alfred Châtelain, da quella di Adolfo De Carolis, autore di prestigio nazionale, e tra gli autori moderni, dal sambenedettese Armando Marchegiani,  presente nella collezione con dipinti ad olio e disegni su carta.

Giardino della Palazzina Azzurra
 via Padre Olindo Pasqualetti, San Benedetto del Tronto
 Domenica 22 Agosto 2010

Il riconoscimento della vocazione turistica per San Benedetto si può far risalire agli ultimi decenni dell'800 quando nacque il primo stabilimento balneare. Negli anni successivi si moltiplicarono le iniziative da parte delle comunità per adeguare e migliorare le strutture cittadine. Nel 1931 l'Azienda di Soggiorno affidò all’ingegnere Luigi Onorati l'incarico di migliorare l'aspetto estetico e turistico dell'area attigua all'attuale viale Secondo Moretti. Tra i diversi lavori di sistemazione fu anche realizzato il viale a mare (attuale Rotonda con viale Buozzi), inaugurato nel 1932. In questo contesto venne realizzata la Palazzina azzurra, simbolo del turismo locale, prima sede dell'Azienda di soggiorno, poi dancing tra i più rinomati della costa adriatica. Oggi, dopo un paziente restauro che ne ha recuperato forme e colori originari, la Palazzina Azzurra è sede di mostre, concerti e parco pubblico ricco di piante e fiori dai mille colori.


     Articolazione e modalità organizzative:

1° giorno: Giovedì 19 agosto 2010 – Palazzo Piacentini
- ore 18,00 apertura Mostra alla presenza delle Autorità;
- presentazione della figura del Liutaio Cesare Castelli ad opera di Piero Castelli;
- presentazione delle opere in mostra;
- ore 21,30 “La chitarra classica”. Tecniche di costruzione e di esecuzione musicale.

2° giorno: Venerdì 20 agosto 2010 – Palazzo Piacentini
- ore 18,00 liuteria in mostra;
- ore 21,30 concerto de “I Solisti Piceni” con strumenti dei liutai locali. Musiche di autori classici e prime esecuzioni di musiche inedite tratta da manoscritti del XVIII/XIX secolo, composte da autori del Piceno;
- concertisti professionisti a disposizione del pubblico per spiegare le tecniche principali di esecuzione ed i percorsi professionali in qualità di orchestrale e solista.

3° giorno: Sabato 21 agosto 2010 – Palazzo Piacentini
- ore 18,00 liuteria in mostra;
- presenza di liutai che saranno a disposizione del pubblico per spiegare le tecniche di costruzione e le modalità di verniciatura degli strumenti musicali classici;
- Ore 21,30 presentazione della ricerca: “Musicisti e Liutai storici della Provincia di Ascoli Piceno”.

4° giorno: Domenica 22 agosto 2010 – Giardino della Palazzina Azzurra
- Ore 18,00 liuteria in mostra;
- Ore 21,30 concerto finale  de “I Solisti Piceni”. Musiche di autori classici e prime esecuzioni di antiche composizioni del XVIII/XIX secolo di autori Piceni;
- Concertisti professionisti a disposizione del pubblico per illustrare le principali tecniche interpretative ed il rapporto tra musicista e strumento.
Ingresso agli eventi: gratuito


Omaggio a Castelli Cesare

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Liutaio


Ascoli Piceno 27 novembre 1912 – ivi 4 dicembre 2003
Tredicesimo figlio di una famiglia di diciotto fratelli.
Fu mandato da uno zio falegname ad imparare il mestiere. Appassionato di musica, un giorno gli fu consegnato da un suonatore ambulante un violino da riparare e fu subito passione.
A quindici anni ebbe il desiderio di iniziare a suonare il violino, che pensò di costruirsi da solo. Terminato il manufatto andò a studiare con il violinista Ivo Ferretti. Continuò a costruire violini e dopo aver terminato il terzo strumento, divenne aiutante nella bottega di Costantino Celani detto “Il Turco”.
Quando, nel 1940, Costantino Celani avviò il corso di liuteria presso la scuola di Arti e Mestieri di Ascoli, anche Castelli si iscrisse come allievo.
Apprese tutte le tecniche fondamentali, si perfezionò ulteriormente a Milano presso il liutaio Giuseppe Ornati (Albairate 1885 – ivi 1963). Infatti, in occasione della mostra internazionale sulla “Viola moderna”, tenutasi in Ascoli Piceno nel 1959, Castelli conobbe il grande maestro e frequentò periodicamente il suo studio nei successivi tre anni, approfondendo anche la conoscenza dei modelli della scuola cremonese.
Aperto un proprio laboratorio i suoi strumenti iniziarono ad essere apprezzati in tutto il mondo (essendo stati acquistati dagli orchestrali di Caracas, Baltimora, Philadelphia, Città del Capo, Stoccolma, Dallas, Londra, ecc.). Negli anni 60 conobbe il Maestro Marlin Brinser, violinista e commerciante di Philadelphia (autore del “Dictionary of Twentieth Century Italian Violin Makers”, nel quale vengono valutati i liutai moderni con una, due o tre stelle) e con lui collaborò dal 1963 al 1970.
Costruì perfino gli strumenti per un’intera orchestra, quella del Conservatorio Nazionale John Kennedy di Dallas.
Fu nominato nel 1967 cavaliere al merito della Repubblica.
Appassionato e profondo conoscitore della liuteria marchigiana, dal 1957 al 1963, fu membro peritale dell’Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana.
Vincitore di nove medaglie d’oro (Liegi, Firenze, Pesaro, Pegli, Ascoli Piceno, Genova, Roma, Bagnacavallo e Fiesole), ed altre in argento e bronzo. Nel 1971 alla IV Biennale di Cremona fu dichiarato fuori concorso ed invitato d’onore.
Alla prima Triennale di Cremona espose un violino ed alla seconda Triennale del 1979, una viola e due violini. Nel 1980, in occasione della IX rassegna di liuteria a Bagnacavallo, fu premiato con medaglia d’oro per quartetto.
Nel corso della sua lunga carriera costruì oltre 201 violini, 72 viole, 34 violoncelli, 15 contrabbassi, 60 chitarre e 4 quartetti, la maggior parte dei quali venduti all’estero. Fu anche abile restauratore.
Si servì spesso di acero di forte marezzatura proveniente dalle montagne marchigiano-laziali; l’abete dei piani armonici fu sempre rigorosamente tagliato di quarto e di ottima sonorità.
Utilizzò la forma esterna. Modelli classici, vernice ad olio o ad alcool giallo rosso o rosso bruna.
Gli strumenti da lui realizzati, frutto di una rara manualità, esprimono una grande personalità ed un’eccellente resa acustica.
Etichetta stampata: “Caesar Castelli Fecit anno 19.. N… Asculi in Piceno”
Nel corso degli anni numerosi musicisti, apprendisti ed appassionati frequentarono il suo laboratorio. Tra le varie persone che ebbero i suoi consigli ricordiamo Guido Leoni di San Benedetto del Tronto negli anni 60, Sergio Maria Gregorat nel 1970/71 (liutaio in Roma), Guerriero Spataffi (Gubbio 22 marzo 1916 – 20 maggo 2007, fondatore nel 1978 della celebre Scuola di Liuteria di Gubbio) che era già un costruttore di chitarre e che nei primi anni 70 approfondì con Castelli il mondo degli strumenti ad arco. 
Molti furono anche gli apprendisti provenienti dalla Germania, uno dal Giappone e perfino un frate esperto di scultura ed intaglio del legno, Gaetano originario di Civitanova Marche che era in convento ad Ascoli (Frate Cajetanus). 
Il suo laboratorio sul Lungotronto è attualmente condotto dal figlio ed allievo Piero, ultimo importante esponente della tradizione liutaria Picena.

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