Riceviamo e pubblichiamo
ITALIA NOSTRA-SEZIONE DI ASCOLI PICENO “WILLIAM SCALABRONI”
Ascoli Piceno 10 giugno 2023
Al Dott. Marco Fioravanti
Sindaco di Ascoli Piceno
All’Ing.Giovanni Issini
Soprintendente Marche Sud-Ascoli Piceno
Al Chiar. mo Prof. Stefano Papetti
Direttore Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno
All.Arch. Antonella Caroli
Presidente di Italia Nostra- Roma
Al Dott. Maurizio Sebastiani
Pres. Cons. Reg. Marche di Italia Nostra- Ancona
Alle Associazioni Culturali e di Tutela
Agli Organi d’Informazione
IL RUOLO DEL CENTRO STORICO DI ASCOLI PICENO E IL PROCESSO DI PERIFERIZZAZIONE: RIFLESSIONI E PROPOSTE.
Come è noto il Centro Storico di Ascoli sta perdendo progressivamente la centralità rispetto al tessuto urbano cittadino sia a causa dello scivolamento ormai consolidato della residenzialità verso le periferie e in maniera più eclatante verso le aree costiere, sia per il progressivo decremento demografico aggravato dalla fuga di gran parte dei giovani più dotati e meglio preparati che hanno seguito e concluso il percorso degli studi universitari.
Si sta cercando di porre fine a questo fenomeno facendo ricorso allo strumento della cosiddetta “ abitazione o residenza sociale “. In pratica si trasformano edifici , in genere di proprietà pubblica
e di prestigiosa struttura architettonica, in abitazioni da concedere in locazione con prezzi calmierati alle famiglie non in grado di pagare affitti eccessivi.
Dopo la destinazione ad “abitazioni e residenze sociali ( nella terminologia inglese housing sociale ) del prestigioso Palazzo Sgariglia e dei locali dell’imponente Monastero delle Suore del Bambin Gesù di Corso di Sotto, che ha determinato , specie per il primo edificio , l’utilizzazione a dir poco incongrua dei saloni di esemplare bellezza del piano nobile ricchi di affascinanti affreschi dove sembra siano stati addirittura sistemati dei servizi igienici, senza peraltro che questa utilizzazione abbia prodotto effetti positivi apparenti sulla rivitalizzazione del Centro Storico, ora si ripropone lo stesso schema per la utilizzazione dei fondi Pinqua , diventati nel frattempo fondi del PNRR.
In pratica , a quanto pare , si propone quanto segue:
Un intervento di “ Abitazione o Residenza Intergenerazionale” per il complesso dell’ex Convento di San Domenico.
Un intervento di Abitazione o Residenza Sociale per la Caserma Vecchi ex Convento dei Carmelitani.
Un intervento di Abitazione o Residenza Sociale per i locali di Via Giusti, in atto utilizzati come sede di vari uffici comunali.
Un intervento, più complesso , per il Grandioso Palazzo Saladini Pilastri da far diventare un verso centro del settore sociale con la realizzazione di un Albergo e un Ristorante Etico, un Poliambulatorio, e probabilmente di locali da destinare alle Associazione del Terzo Settore.
E’ evidente che non si può mettere in discussione la validità della funzione sociale delle previste destinazioni degli edifici utilizzati. Rimane solo il dubbio sulla efficacia degli interventi che verranno effettuati sull’ avvio del processo di rivitalizzazione e sul rilancio del ruolo del Centro Storico.
A riguardo non appare inopportuno ancora ripetere quanto a sostenuto dal grande architetto Sen. Renzo Piano su ciò che occorre fare per rivitalizzare i centri storici. Così si esprime ,infatti, l’architetto : “ Il punto è riportare in centro chi ama la musica, i libri, la pittura, costruendo auditorium, centri di ricerca, musei. E anche riportare in centro il lavoro, l’artigianato, la scienza , i mestieri d’arte”. E come indicato a più riprese dalla nostra Sezione creando laboratori utilizzando i tanti edifici e le chiese in condizione di abbandono.
Proprio per questo vorremmo che sia prevista una fruizione pubblica almeno in parte degli edifici che verranno utilizzati per una prevalente funzione sociale, così da permettere un minimo conseguimento degli effetti positivi indicati dall’Arch. Renzo Piano.
Così per il Convento di San Domenico si dovrebbe prevedere la fruizione pubblica del Chiostro e dei locali contigui dove sono presenti o almeno si spera siano ancora presenti importanti affreschi
tra cui quelli dell’artista senese Nicola di Ulisse ( SI allega, per mostrare il valore dell’opera, la foto dell’affresco “ Cristo in croce tra quattro angeli”, ancora presente, almeno si spera, nel probabile antico refettorio del convento che richiama in piccolo l’immagine del più importante Affresco dello stesso autore e indicato come” Golgota” ora esposto nel Museo Nazionale di Spoleto), magari prevedendo la realizzazione del Centro di Studio e Documentazione della Pittura di Crivelli e dei Crivelleschi.
Per quanto riguarda i locali dell’antico Convento dei Carmelitani, ora ex Caserma Vecchi, è prevista opportunamente la realizzazione di un Polo Educativo di Eccellenza oltre ad alcune “ residenze e abitazioni sociali”. In questo caso si dovrà comunque recuperare l’antico chiostro nella sua interezza restaurando gli affreschi ancora presenti sulle lunette , affreschi realizzati nel 1600 da un artista dei paesi bassi rendendone possibile la fruizione pubblica.
Per il prestigioso Palazzo Saladini Pilastri è prevista fortunatamente la fruizione pubblica del giardino. Niente viene detto, invece , per quanto riguarda l’utilizzazione della Chiesa di Sant’EgidIo, di cui , dopo un attento recupero, dovrebbe essere prevista, anche in questo caso, la fruizione pubblica, individuando una forma di utilizzazione che contribuisca a favorire la rivitalizzazione del centro storico cittadino.
Naturalmente nessuna fruizione pubblica potrà essere prevista per i locali di via Giusti, privi di una particolare valore architettonico e storico. Rimane per questo edificio solo il problema della individuazione di un’altra sede dove trasferire gli uffici ora sistemati in questi locali.
E’ augurabile che nel veloce avvio dei lavori si tenga conto delle nostre proposte e riflessioni.
Profondamente grati, ringraziamo .
Il Presidente della Sezione
( Prof. Gaetano Rinaldi )