capodacquaA Capodacqua Santa Filomena era molto venerata tanto che c’era un sodalizio dedicato alla Santa. Le iscritte, rigorosamente vergini, nel giorno di fine agosto a Lei dedicato, sfilavano in processione portando la statua della Santa per tutto il paese partendo dalla chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Ad oggi non esistono notizie reali sulla vita di Santa Filomena, ma ciò non esclude che nel paesino ai piedi di Forca Canapine grande era la Fede che scaturiva dalla sua virtù verginale. Intanto bisogna dire che esistono due sante con questo nome: quella di San Severino Marche, i cui resti sono presenti nella Basilica di San Lorenzo in Doliolo dal 1527, quando vi furono ritrovati, e la più nota Filomena di Roma, acquisita nell’elenco dei santi poco dopo la scoperta del suo sepolcro nel 1802 all’interno delle Catacombe di Santa Priscilla.
Per ambedue mancano riferimenti storici che non solo ce ne dichiarino l’esistenza, ma mancano elementi di corrispondenza tra le reliquie e la figura dichiarata. La loro cancellazione dal calendario liturgico, ma non dal tributo di culto, avvenuta nel 1969, nasce proprio da questo problema. Per la Santa di San Severino Marche ci si rifà ad una scheda poco leggibile accanto ad un corpo femminile in cui si leggeva trattarsi di Santa Filomena dei Chiavelli, signori di quella zona, risalente al VI secolo d.C. al tempo di Totila re dei Goti. L’altra Santa Filomena fu scoperta nel 1802 a Roma, durante gli scavi delle Catacombe di Santa Priscilla. Nella tomba coperta da tre tegole di terracotta su cui c’era la scritta “Filumena Pax Tecum”, fu ritrovato un corpo femminile, con al fianco un’ampolla rotta e simboli del martirio. Questi resti furono traslati a Mugnano del Cardinale nella Chiesa della Madonna delle Grazie, dove una suora, Maria Luisa di Gesù, dichiarò di aver avuto in visione, un resoconto dalla Santa stessa della sua vita: figlia del Re di Corfù si recò tredicenne con i genitori a Roma per chiedere grazia all’imperatore Diocleziano. Inaspettatamente l’imperatore si innamorò di Lei e voleva sposarla, ma essendosi consacrata a Dio lei rifiutò; subì minacce e punizioni, ma fu irremovibile fino a quando Diocleziano la fece decapitare.
Come abbiamo detto, questa Santa venne cancellata dal calendario liturgico nel 1969, anche se la Chiesa lasciò al culto locale e privato la libertà di esprimersi. Per quanto ne sappiamo, a Capodacqua già dal 1955 la Statua di Santa Filomena non usciva più in processione per il fatto che tra la popolazione del paese, in calo demografico per via dell’emigrazione, era sempre più difficoltoso trovare giovinette in stato di grazia pura.

Vittorio Camacci

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