ASCOLI PICENO: Venerdì 22, Sabato 23 e Lunedì 25 saranno tre giorni tutti dedicati al rispetto delle donne e al contrato della violenza. Tre scrittrici protagoniste: Paola Rivolta, Federica Zeppilli e Giuliana Sgrana.
La libreria Rinascita infatti sarà la sede dalle ore 17.30 di tre grandi incontri in cui, a partire dai libri si parlerà di giustizia e diritti.
Nell’ambito della rassegna Pensare la differenza, costruire il rispetto realizzata dalla libreria in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità Regione Marche, l’associazione Storia Contemporanea, l’ANPI e L’AIED, si svolgeranno infatti le seguenti presentazioni.

appunt nov 20191. Venerdì 22 Novembre alle ore 17.30 presentazione del libro FEMM. (editore Liberilibri) di Paola Rivolta. Modera l’incontro Rita Forlini.
2. Sabato 23 novembre sempre alle ore 17.30 presentazione del giallo scritto dalla danzatrice ascolana Federica Zeppilli e edito da Capponi Editore “La maestra dei passi avanti”, modera Grazia Giovannozzi.
3. Ed infine lunedì 25 novembre alle ore 17.30 sarà la volta di Giuliana Sgrena, giornalista, scrittrice e politica che ci presenterà il suo ultimo libro “Manifesto per la verità”. In questo caso dialogheranno con l’autrice i ragazzi del liceo Economico e Sociale Elisabetta Trebbiani.

Vi invitiamo a partecipare e a dare massima diffusione all’iniziativa

I LIBRI:

22-11-2019 ore 17.30
Paola Rivolta
femm.
Diciotto racconti brevi. Diciotto ritratti di donne amareggiate, tormen¬tate, perfide. Madri, sorelle, mogli, amanti sono i cardini attorno ai quali ruota la narrazione. Di fronte all’ambiguità della natura umana resta nel lettore un senso di smarrimento che lo costringe a cercare tra le parole lette una rassicurazione morale, o almeno una qualche certezza. È questo senso di sospensione, che incombe dalla prima all’ultima pagina, ad accomunare storie ambientate in paesi e atmosfere diversi.

23-11-2019 ore 17.30
La maestra dei passi avanti
Federica Zeppilli
Marina Lacenere, ballerina alle prime armi e aspirante avvocato, durante le prove dello spettacolo di fine anno viene strangolata all’interno di un palchetto del quarto ordine del teatro. È Chiara Palermi, la sua insegnante di danza, ad accorgersene e a ritrovare il cadavere. Un omicidio che sconvolge la quotidianità di molti e che porta a galla la vita parallela, ricca di segreti e colpi di scena, di Marina, una ragazza timida e riservata, fino a quel momento considerata un’allieva come tante. Le piste da seguire sono molte: un’adozione tenuta nascosta, una madre segreta, un ambiente di lavoro competitivo, un amore non corrisposto e un pretendente fuori dagli schemi. Coinvolta suo malgrado, Chiara si improvvisa detective e, con l’assistenza del medico legale Tommaso Filippelli, scopre molte verità nascoste, rivelandosi un aiuto fondamentale per il bel commissario Lorenzi nell’identificare l’assassino. Nel frattempo, però, la brillante maestra di danza arriva a mettere in discussione la propria vita e anche la sua relazione con Vito, studente fuori corso di scienze politiche, rischia di entrare in crisi.

25-11-2019 ore 17.30
Giuliana Sgrena
Manifesto per la verità
Donne, guerre, migranti e altre notizie manipolate
Per papa Francesco Eva è stata vittima di una fake news uscita dalla bocca del serpente. A quanto pare, da allora le bufale non hanno smesso di rovinare le donne, visto che ancora oggi se una ha subito molestie si scrive che ci ha fatto carriera, mentre se uno ammazza la moglie per i giornali ha agito in preda a una rabbia momentanea. Ma le vittime di questi abusi dell’informazione non sono solo i corpi delle donne: quando si parla di migranti la verità si inabissa in fondo al mare, come un cadavere affogato. Per non dire delle notizie che giungono dai fronti di guerra, brandelli distorti dei fatti, piegati e manipolati secondo il tornaconto dei governi.
Ora le bufale si sono trasformate in un esercito di ben più pericolose fake news, moltiplicate e amplificate dai social e arruolate dagli stati per combattere la guerra contro la verità. E quelli che della verità dovrebbero essere i paladini, i giornalisti, sono ormai servitori dei potenti senza più alcuna credibilità. Ma, come diceva Camus, là dove prolifera la menzogna prospera la tirannia; e a pagarne l’altissimo prezzo siamo proprio noi.
Dopo Dio odia le donne, Giuliana Sgrena torna a impugnare la penna in questo Manifesto per la verità. La sua scrittura graffiante smaschera le falsità che ci vengono quotidianamente propinate dalla carta stampata, da Internet e da tutti quelli che hanno interesse a farci credere che le cose non stiano come veramente stanno. Ne nasce un pamphlet ruvido e lucidissimo; un manifesto da cui partire per ricostruire quel che è stato distrutto, salvare quel che non è ancora andato perso e soprattutto riconquistare la nostra libertà di pensiero e di scelta.

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