Castignano
Con le spalle al Monte dell'Ascensione, Castignano è situata tra i torrenti Chifente, Acquachiara e il fiume Tesino; deve il proprio nome alla presenza di boschi di castagni (dal latino "Castanetum")
Anche questo, come altri paesi limitrofi, è interessato al fenomeno erosivo dei "calanchi", tanto che si è resa necessaria la costruzione di un grosso muro per sorreggere il paese.
Tra i reperti archeologici che testimoniano l'antica origine di Castignano, c'è la stele con iscrizione picena, risalente al VI secolo a.c., raro esempio di scrittura sud-picena, conservata nel Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno. Dopo il passaggio dal dominio dei farfensi a quello del Vescovado ascolano, mai ben sopportato, Castignano riacquista, nel 1586, la propria libertà, concessa da Papa Sisto V. Nel 1860 entra a far parte del Regno d'Italia.
Da vedere: chiesa di S. Pietro e Paolo in stile romanico (rosone, torre campanaria, altari e coro lignei, affresco del Giudizio Universale, pitture sulle colonne attribuite alla scuola del Crivelli). Di notevole interesse anche la cripta detta dell'Addolorata, con affreschi attribuiti a Vittore Crivelli, e una pietà in terracotta policroma (XV sec.); Chiesa di S. Maria in Borgo, detta dei Templari, poichè costruita su una preesistente chiesa fondata appunto dall'ordine dei Templari (testimonianza di ciò è anche la "T", simbolo dei Templari, presente su un portale). Chiesa di S. Egidio, con facciata Neoclassica (tela "Madonna del Rosario", reliquiario della S. Croce). Nella frazione Ripaberarda, posiamo visitare la chiesa di S. Egidio, con la torre campanaria, una volta torre di vedetta del Castello, ora quasi completamente distrutto