Montefiore dell'Aso
Da sempre territorio di insediamenti preistorici e protostorici, grazie alla sua particolare ubicazione tra le valli dell'Aso e del Menocchia, il mare Adriatico ad est, gli Appennini ad ovest.
Una delle tombe picene ha restituito un preziosissimo carro da guerra, andato poi distrutto durante l'ultima guerra mondiale. Il suo nome si pensa derivi da Mons Florum, in qualche modo legato al culto della dea Flora. Altre fonti vogliono derivi da Egidius da Montefloris, proprietario di uno dei due Castelli che danno origine a Montefiore. Tra il III e V secolo, si assiste ad una rapida diffusione del Cristianesimo, con la nascita della Pieve Santa Lucia. Interessata solo in parte dalle invasioni barbariche, vede invece notevole presenza longobarda. Si erge a libero Comune alla fine del XIII secolo.
Da vedere: cinta muraria integralmente conservata, con le relative porte e torrioni; Sala De Carolis; chiesa Collegiata S. Lucia (Polittico di C. Crivelli); chiesa di S. Francesco; chiesa di S. Filippo Neri; Palazzo Cecco Simonetti; Palazzo Comunale; Convento dei Filippini. Appena fuori il paese si trovano "Li Grotti" gallerie nella roccia, utilizzate per le sepolture.